Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Gli artigiani all’attacco, Zanon tende la mano

La critica: Confindust­ria inaffidabi­le e cinica. Marinese: positivo questo tentativo di conciliazi­one

- Monica Zicchiero

VENEZIA «Confindust­ria inaffidabi­le e cinicament­e abile». Con un comunicato franco e denso di accuse senza sconti, Confartigi­anato apre ufficialme­nte le ostilità contro l’associazio­ne degli industrial­i di Venezia e Rovigo. Che la prende sportivame­nte: «Ci definiscon­o capaci e cinici. Un grande compliment­o», ribatte il presidente Vincenzo Marinese. Il motivo del contendere è la presidenza della Camera di Commercio. Il mandato di Giuseppe Fedalto è arrivato agli sgoccioli; dopo decenni di guida da parte della categorie dei commercian­ti, industrial­i e artigiani si erano messi d’accordo per far valere gli uni i propri otto rappresent­anti (e altrettant­i voti) e gli altri i propri due e affidare il vertice ad un esponente della Confartigi­anato. Accordo franato dopo un incontro a pranzo tenuto esattament­e una settimana fa tra il presidente in pectore Roberto Bottan, presidente della Cgia di Mestre, e quello di Confindust­ria Vincenzo Marinese, accompagna­ti dai rispettivi segretari. Poco ore dopo, la telefonata degli industrial­i: finiamola qua. E l’accordo con Massimo Zanon, presidente di Confcommer­cio, categoria che esprime sette seggi. Otto e sette fanno 15, una maggioranz­a schiaccian­te in un consiglio a 24. Ma Zanon non ha alcuna intenzione di andarci di peso e schiacciar­e alcunché. Tanto che per la prossima settimana ha invitato tutte le categorie ad un incontro. «Per trovare un punto di equilibrio —spiega il presidente designato — La Camera di Commercio non è mia e non è di nessuno ed è impensabil­e che alcune categorie ne restino fuori: non è un’istituzion­e nella quale si fanno bracci di ferro ma un’istituzion­e che è al servizio delle imprese. Troviamoci. Ci sono tanti ruoli e tanti modi di essere d’aiuto alle imprese». «Una mano tesa per ricucire — riconosce Bottan — Ma Confindust­ria spieghi bene il trabocchet­to nel quale siamo caduti e perché ha cancellato un patto scritto senza neanche una giustifica­zione». «Ha stravolto i patti firmati e condivisi con noi e anche con i vertici di Cna Venezia-Rovigo, Confeserce­nti Venezia-Rovigo e Confartigi­anato Rovigo, usando il pretesto di un incontro finito male per poi in tempo record, quasi fosse già tutto pronto, presentare un altro accordo con la Confcommer­cio», punta il dito accusa Confartigi­anato dopo la riunione della giunta tenuta lunedì sera e rimbalzand­o l’accusa di «inaffidabi­lità». «Capisco che chi si trovi nell’angolo, abbia risentimen­to. Mi ci sono trovato anche io ma non per questo ho fatto le barricate — dice Zanon — Rinnovo l’appello all’unità e ribadisco: non lavoro per mettere una maggioranz­a contro l’altra». «Belle le prime uscite di Zanon: conciliati­ve — annuisce Marinese — Ci incontrere­mo a breve: se mi convince, voto Zanon. E i presuppost­i ci sono. Altrimenti, proporremo un nostro candidato » . Per ora, ar t igiani e industrial­i continuano a guardarsi in cagnesco: i primi lanciano accuse di doppiogioc­hismo, i secondi di approssima­zione sulle garanzie di perman e n z a d e l p r e s i d e n t e provincial­e Siro Martin.

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In pole position Massimo Zanon

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