Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Gli artigiani all’attacco, Zanon tende la mano
La critica: Confindustria inaffidabile e cinica. Marinese: positivo questo tentativo di conciliazione
VENEZIA «Confindustria inaffidabile e cinicamente abile». Con un comunicato franco e denso di accuse senza sconti, Confartigianato apre ufficialmente le ostilità contro l’associazione degli industriali di Venezia e Rovigo. Che la prende sportivamente: «Ci definiscono capaci e cinici. Un grande complimento», ribatte il presidente Vincenzo Marinese. Il motivo del contendere è la presidenza della Camera di Commercio. Il mandato di Giuseppe Fedalto è arrivato agli sgoccioli; dopo decenni di guida da parte della categorie dei commercianti, industriali e artigiani si erano messi d’accordo per far valere gli uni i propri otto rappresentanti (e altrettanti voti) e gli altri i propri due e affidare il vertice ad un esponente della Confartigianato. Accordo franato dopo un incontro a pranzo tenuto esattamente una settimana fa tra il presidente in pectore Roberto Bottan, presidente della Cgia di Mestre, e quello di Confindustria Vincenzo Marinese, accompagnati dai rispettivi segretari. Poco ore dopo, la telefonata degli industriali: finiamola qua. E l’accordo con Massimo Zanon, presidente di Confcommercio, categoria che esprime sette seggi. Otto e sette fanno 15, una maggioranza schiacciante in un consiglio a 24. Ma Zanon non ha alcuna intenzione di andarci di peso e schiacciare alcunché. Tanto che per la prossima settimana ha invitato tutte le categorie ad un incontro. «Per trovare un punto di equilibrio —spiega il presidente designato — La Camera di Commercio non è mia e non è di nessuno ed è impensabile che alcune categorie ne restino fuori: non è un’istituzione nella quale si fanno bracci di ferro ma un’istituzione che è al servizio delle imprese. Troviamoci. Ci sono tanti ruoli e tanti modi di essere d’aiuto alle imprese». «Una mano tesa per ricucire — riconosce Bottan — Ma Confindustria spieghi bene il trabocchetto nel quale siamo caduti e perché ha cancellato un patto scritto senza neanche una giustificazione». «Ha stravolto i patti firmati e condivisi con noi e anche con i vertici di Cna Venezia-Rovigo, Confesercenti Venezia-Rovigo e Confartigianato Rovigo, usando il pretesto di un incontro finito male per poi in tempo record, quasi fosse già tutto pronto, presentare un altro accordo con la Confcommercio», punta il dito accusa Confartigianato dopo la riunione della giunta tenuta lunedì sera e rimbalzando l’accusa di «inaffidabilità». «Capisco che chi si trovi nell’angolo, abbia risentimento. Mi ci sono trovato anche io ma non per questo ho fatto le barricate — dice Zanon — Rinnovo l’appello all’unità e ribadisco: non lavoro per mettere una maggioranza contro l’altra». «Belle le prime uscite di Zanon: conciliative — annuisce Marinese — Ci incontreremo a breve: se mi convince, voto Zanon. E i presupposti ci sono. Altrimenti, proporremo un nostro candidato » . Per ora, ar t igiani e industriali continuano a guardarsi in cagnesco: i primi lanciano accuse di doppiogiochismo, i secondi di approssimazione sulle garanzie di perman e n z a d e l p r e s i d e n t e provinciale Siro Martin.