Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Positivi a scuola: caos isolati Niente supplenti, slitta la mensa
A Martellago diversi alunni contagiati. Un caso alla primavera del Venezia
VENEZIA Da un lato devono affrontare i casi di studenti positivi, dall’altro la mancanza di professori che li costringe a proseguire con l’orario provvisorio che sta mettendo in difficoltà molte famiglie. I presidi del Veneziano sono circondati di problemi. In primis il Covid: ogni giorno emerge un nuovo caso che innesca indagini epidemiologiche e interruzione della didattica perché i compagni dello studente positivo devono assentarsi per i tamponi. L’ultimo si è verificato al liceo Parini di Mestre che sabato ha scoperto che un suo alunno aveva contratto il virus. I dieci compagni di classe e gli otto professori entrati in contatto con l’alunno verranno sottoposti a tamponi che, se negativi, consentiranno alla classe di riprendere le lezioni. Un altro caso è emerso al Foscarini di Venezia dove un assistente (personale Ata) è risultato positivo: anche qui sono scattate le indagini per individuare i contratti stretti che effettueranno il test. Si sono invece chiuse tre partite: tutti negativi i compagni dei due studenti positivi del liceo Bruno di Mestre; come è negativa la classe dello studente del liceo Benedetti di Venezia che aveva contratto il virus e la classe del liceo Majorana di Mirano dove una studentessa era risultata positiva la scorsa settimana. Resta invece aperta la vicenda che riguarda l’Istituto comprensivo Goldoni di Martellago dove due insegnanti hanno comunicato la loro positività. La classe (una quarta elementare) rimarrà anche oggi in isolamento: alcuni alunni sarebbero infatti risultati positivi a un primo test ma sono in corso ulteriori accertamenti.
Il virus circola anche fuori dalle mura scolastiche, per esempio nelle società sportive. Ieri, infatti, è risultato positivo un calciatore della primavera del Veneziafc. Anche in questo caso sono scattate subito le indagini epidemiologiche con i compagni del convitto che sono al momento in isolamento
In questa continua corsa per spegnere sul nascere possibili focolai, i presidi sono impegnati anche su un altro fronte. Mancano infatti professori perché la procedura di nomina dei supplenti accumula ritardi. «Causa il prolungarsi delle operazioni di nomina da parte dell’Ufficio scolastico territoriale di Venezia l’orario provvisorio dei plessi della Scuola dell’Infaninvestono zia e della Primaria rimarrà in vigore fino a data da destinarsi» ha comunicato ieri alle famiglie Michela Michieletto, preside dell’Ic Spallanzani (ma anche del Bruno che nei giorni scorsi ha appunto affrontato casi di positività). Le difficoltà dello Spallanzani quasi tutte le scuole. «Alle medie mi manca circa il 40 per cento dei docenti — spiega Luca Antonelli, preside dell’Ic Parolari di Zelarino — alle elementari va un po’ meglio ma ci sono comunque diverse mancanze. Alle primarie riesco a garantire quattro ore, alle secondarie tre. Avevamo comunicato alle famiglie che la mensa sarebbe cominciata il 5 ottobre, ma credo che sarà difficile che vengano nominati entro quella data i docenti necessari».
Se mancano gli insegnanti è impossibile garantire orario pieno e mensa; e a pagarne sono le famiglie, costrette ai salti mortali per seguire i figli. «La situazione è complicata — sintetizza Giovanni Giordano, Snals — tra medie e superiori mancano da coprire più di cinquecento posti. Un po’ meglio alle elementari ma senza insegnanti è impossibile fare orario pieno. I ritardi sono dovuti alla farraginosità delle procedure e a errori nella compilazione delle graduatorie che rallentano le operazioni e porteranno a contenziosi».