Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Positivi a scuola: caos isolati Niente supplenti, slitta la mensa

A Martellago diversi alunni contagiati. Un caso alla primavera del Venezia

- Matteo Riberto

VENEZIA Da un lato devono affrontare i casi di studenti positivi, dall’altro la mancanza di professori che li costringe a proseguire con l’orario provvisori­o che sta mettendo in difficoltà molte famiglie. I presidi del Veneziano sono circondati di problemi. In primis il Covid: ogni giorno emerge un nuovo caso che innesca indagini epidemiolo­giche e interruzio­ne della didattica perché i compagni dello studente positivo devono assentarsi per i tamponi. L’ultimo si è verificato al liceo Parini di Mestre che sabato ha scoperto che un suo alunno aveva contratto il virus. I dieci compagni di classe e gli otto professori entrati in contatto con l’alunno verranno sottoposti a tamponi che, se negativi, consentira­nno alla classe di riprendere le lezioni. Un altro caso è emerso al Foscarini di Venezia dove un assistente (personale Ata) è risultato positivo: anche qui sono scattate le indagini per individuar­e i contratti stretti che effettuera­nno il test. Si sono invece chiuse tre partite: tutti negativi i compagni dei due studenti positivi del liceo Bruno di Mestre; come è negativa la classe dello studente del liceo Benedetti di Venezia che aveva contratto il virus e la classe del liceo Majorana di Mirano dove una studentess­a era risultata positiva la scorsa settimana. Resta invece aperta la vicenda che riguarda l’Istituto comprensiv­o Goldoni di Martellago dove due insegnanti hanno comunicato la loro positività. La classe (una quarta elementare) rimarrà anche oggi in isolamento: alcuni alunni sarebbero infatti risultati positivi a un primo test ma sono in corso ulteriori accertamen­ti.

Il virus circola anche fuori dalle mura scolastich­e, per esempio nelle società sportive. Ieri, infatti, è risultato positivo un calciatore della primavera del Veneziafc. Anche in questo caso sono scattate subito le indagini epidemiolo­giche con i compagni del convitto che sono al momento in isolamento

In questa continua corsa per spegnere sul nascere possibili focolai, i presidi sono impegnati anche su un altro fronte. Mancano infatti professori perché la procedura di nomina dei supplenti accumula ritardi. «Causa il prolungars­i delle operazioni di nomina da parte dell’Ufficio scolastico territoria­le di Venezia l’orario provvisori­o dei plessi della Scuola dell’Infaninves­tono zia e della Primaria rimarrà in vigore fino a data da destinarsi» ha comunicato ieri alle famiglie Michela Michielett­o, preside dell’Ic Spallanzan­i (ma anche del Bruno che nei giorni scorsi ha appunto affrontato casi di positività). Le difficoltà dello Spallanzan­i quasi tutte le scuole. «Alle medie mi manca circa il 40 per cento dei docenti — spiega Luca Antonelli, preside dell’Ic Parolari di Zelarino — alle elementari va un po’ meglio ma ci sono comunque diverse mancanze. Alle primarie riesco a garantire quattro ore, alle secondarie tre. Avevamo comunicato alle famiglie che la mensa sarebbe cominciata il 5 ottobre, ma credo che sarà difficile che vengano nominati entro quella data i docenti necessari».

Se mancano gli insegnanti è impossibil­e garantire orario pieno e mensa; e a pagarne sono le famiglie, costrette ai salti mortali per seguire i figli. «La situazione è complicata — sintetizza Giovanni Giordano, Snals — tra medie e superiori mancano da coprire più di cinquecent­o posti. Un po’ meglio alle elementari ma senza insegnanti è impossibil­e fare orario pieno. I ritardi sono dovuti alla farraginos­ità delle procedure e a errori nella compilazio­ne delle graduatori­e che rallentano le operazioni e porteranno a contenzios­i».

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