Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Moraglia: «Obiettivi limpidi per il futuro di Mestre» Il sindaco: coinvolgere tutti
MESTRE «I cristiani laici, insieme a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, sono oggi chiamati a rileggere e tradurre, nel rispetto di una sana laicità, i valori umani che discendono dal Vangelo in criteri, proposte e indicazioni concrete per costruire il bene comune qui e ora», ha detto ieri sera il patriarca Francesco Moraglia durante l’omelia della festa di San Michele. «Il futuro di Mestre e Venezia hanno bisogno di un’ampiezza di “visione”, di attenzioni e di orizzonti ma anche una limpidezza di obiettivi e dei riferimenti solidi», ha precisato subito dopo. In mattinata il sindaco aveva partecipato in piazza Ferretto all’alzabandiera. Ricordando l’acqua granda, la pandemia e il quinto referendum di separazione ha sottolineato «la nostra compattezza e serietà nel guardare avanti, nel non farci scoraggiare». «Soprattutto — ha detto — abbiamo avuto il coraggio di scegliere da quale parte stare. Ora è tempo di continuare la strada intrapresa, di coinvolgere tutti coloro che hanno veramente voglia di scendere in campo e di dare una mano per costruire assieme e senza pregiudizi il futuro dei tanti giovani che vogliono continuare a vivere in questa città».