Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Assalto alla raffineria: in arrivo le denunce

Baby gang a Santa Margherita identifica­ti diversi giovani Il questore: pene esemplari

- Giacomo Costa

hanno terrorizza­to terraferma e centro storico a suon di rapine e pestaggi.

«Useremo gli stessi metodi, dopo averli identifica­ti passeremo alle misure coercitive oltre che amministra­tive — ha ribadito il questore a margine della celebrazio­ne di San Michele Arcangelo, patrono della polizia di Stato, alla chiesa degli Scalzi — Questi ragazzi non sono altro che bulli, devono capire quale sia il prezzo del loro comportame­nto e una forte limitazion­e della libertà personale può essere il sistema giusto. Con i gruppi che abbiamo affrontato in precedenza ha funzionato». Eppure, a poco più di un anno dagli arresti dei responsabi­li delle aggression­i in Erdel baria e in via Fapanni, si sono ripresenta­ti episodi dello stesso genere, forse addirittur­a ad opera delle stesse bande, visto che è proprio il questore a spiegare come i primi riscontri investigat­ivi indichino «volti noti». «Si tratta di fenomeni ciclici, esasperati anche dal momnento storico: questi giovani si annoiano, quindi si riorganizz­ano e, dopo un po’, tornano ad alzare la testa. Noi torneremo a colpirli per far capire loro che stanno sbagliando». Non si dovrà aspettare molto: il caso è stato preso in carico dagli agenti

commissari­ato veneziano, ma già dallo scorso fine settimana era stato attivato in questura un gruppo di lavoro specifico per gestire fenomeni di questo tipo su tutto il territorio, lo stesso che nei prossimi giorni dovrebbe procedere con le denunce. Masciopint­o ha tracciato un parallelo anche con le aggression­i estive tra Chioggia e Sottomarin­a, dove per mesi bande di giovanissi­mi hanno insultato e malmenato a più riprese ragazzi arrivati sul litorale dalle altre regioni o anche dalle altre provincie venete, solo per aver riconosciu­to un dialetto differente. «Spiace che se la siano presa con dei turisti, proprio in questo momento in cui invece dovremmo dimostrare al mondo il nostro spirito d’accoglienz­a».

Il questore ha assicurato che a breve arriverann­o provvedime­nti pure contro altri giovani, gli attivisti che nelle scorse settimane hanno fatto irruzione all’impianto Eni di Porto Marghera: le indagini chiarirann­o ogni aspetto della giornata di proteste, poi scatterann­o le conseguenz­e.

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Pugno di ferro Il questore Masciopint­o (in foto con il prefetto Zappalorto) ha partecipat­o ieri alle celebrazio­ni della festa di San Michele (foto Vision)

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