Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Assalto alla raffineria: in arrivo le denunce
Baby gang a Santa Margherita identificati diversi giovani Il questore: pene esemplari
hanno terrorizzato terraferma e centro storico a suon di rapine e pestaggi.
«Useremo gli stessi metodi, dopo averli identificati passeremo alle misure coercitive oltre che amministrative — ha ribadito il questore a margine della celebrazione di San Michele Arcangelo, patrono della polizia di Stato, alla chiesa degli Scalzi — Questi ragazzi non sono altro che bulli, devono capire quale sia il prezzo del loro comportamento e una forte limitazione della libertà personale può essere il sistema giusto. Con i gruppi che abbiamo affrontato in precedenza ha funzionato». Eppure, a poco più di un anno dagli arresti dei responsabili delle aggressioni in Erdel baria e in via Fapanni, si sono ripresentati episodi dello stesso genere, forse addirittura ad opera delle stesse bande, visto che è proprio il questore a spiegare come i primi riscontri investigativi indichino «volti noti». «Si tratta di fenomeni ciclici, esasperati anche dal momnento storico: questi giovani si annoiano, quindi si riorganizzano e, dopo un po’, tornano ad alzare la testa. Noi torneremo a colpirli per far capire loro che stanno sbagliando». Non si dovrà aspettare molto: il caso è stato preso in carico dagli agenti
commissariato veneziano, ma già dallo scorso fine settimana era stato attivato in questura un gruppo di lavoro specifico per gestire fenomeni di questo tipo su tutto il territorio, lo stesso che nei prossimi giorni dovrebbe procedere con le denunce. Masciopinto ha tracciato un parallelo anche con le aggressioni estive tra Chioggia e Sottomarina, dove per mesi bande di giovanissimi hanno insultato e malmenato a più riprese ragazzi arrivati sul litorale dalle altre regioni o anche dalle altre provincie venete, solo per aver riconosciuto un dialetto differente. «Spiace che se la siano presa con dei turisti, proprio in questo momento in cui invece dovremmo dimostrare al mondo il nostro spirito d’accoglienza».
Il questore ha assicurato che a breve arriveranno provvedimenti pure contro altri giovani, gli attivisti che nelle scorse settimane hanno fatto irruzione all’impianto Eni di Porto Marghera: le indagini chiariranno ogni aspetto della giornata di proteste, poi scatteranno le conseguenze.