Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Tornano i blocchi alle auto Ferme le più inquinanti
VENEZIA Un codice a tre colori, una centralina di riferimento per tre quarti della provincia, sei mesi di allerta costante. È la formula delle limitazioni al traffico per ridurre la concentrazione delle polveri sottili, la stessa che si ripete ogni anno dal 2017, quando venne ratificata nell’Accordo del bacino padano. L’1 ottobre segna automaticamente l’entrata in vigore delle misure,facendo precipitare tutto il territorio nel primo dei tre livelli di allerta, il «verde». Due volte a settimana — il lunedì e il giovedì — si verificheranno i dati delle centraline Arpav (quella di riferimento per l’agglomerato di Venezia, ovvero quasi tutta la provincia eccetto le aree di Chioggia e San Donà, che rispondono invece a modelli matematici, è al parco Albanese di Mestre).
Venezia soffre da anni i problemi dello smog, come ha certificato ieri anche il report speciale «Mal’aria» di Legambiente, che assegna alla provincia uno spietato 3 in pagella. Il valore medio deve attestarsi al di sotto dei 50 microgrammi di Pm10 ogni metro cubo di aria, ovvero la soglia di guardia oltre cui la qualità dell’aria non è più considerata buona: dal primo gennaio a ieri si contano già 46 giornate sopra soglia, contro le 56 registrate in tutto il 2019 (il massimo annuale dovrebbe essere di 35).
Se il giorno di controllo arriverà a conclusione di una striscia negativa di quattro o dieci giorni consecutivi si andranno progressivamente ad inasprire le limitazioni, passando prima al livello arancione, poi al rosso. Così fino al 31 marzo, con una probabile parentesi in deroga durante le settimane natalizie. Le date esatte della «pausa festiva» sono tra i dettagli da ratificare per la stagione appena iniziata, così come l’esatta entrata in vigore del blocco dei motori diesel Euro 4, che la giunta dovrà definire nei prossimi giorni. Per il resto, lo schema dei divieti è lo stesso dello scorso anno: al livello verde (sempre in vigore), dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30, non potranno circolare i veicoli privati a benzina Euro 0 e 1, i diesel (anche commerciali), Euro 0, 1, 2 e 3, oltre ai ciclomotori Euro 0, è sempre vietato bruciare all’aperto e i termostati devono essere regolati a 19 gradi massimi. Al livello arancione non si fa più distinzione tra giorni della settimana, è proibito spandere liquami zootecnici e, fino all’anno scorso, si bloccavano anche i diesel privati Euro 4. Al livello rosso lo stesso succedeva per i diesel commerciali.