Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Bretella aeroportua­le, i dubbi sull’accordo

Il ministero studia i rilievi I comitati pronti alla battaglia Pellicani: progetto faraonico

- Monica Zicchiero

Il ministero delle Infrastrut­ture

MESTRE accende un faro sulla collegamen­to ferroviari­o tra la stazione di Mestre e l’aeroporto di Tessera. E vaglia le osservazio­ni al progetto di otto chilometri, di cui tre e mezzo da realizzare in tunnel, che costa 475 milioni di euro. Il governo ce ne mette 425 e gli altri 50 sono frutto di un accordo Enac-Reti Ferroviari­e affinché l’opera si adegui ai piani di sviluppo di Save per l’aeroporto, vale a dire il Master plan che ha concluso l’iter. Lo ha detto ieri il sottosegre­tario Salvatore Margiotta al question time in commission­e Trasporti alla Camera, rispondend­o all’interrogaz­ione del deputato Pd Nicola Pellicani. Intanto, i comitati tornano alla battaglia: «Chiederemo a tutti i parlamenta­ri di sostenerci nelle nostre istanze e portarle a Roma», dice Deborah Onisto, residente a Dese e già consiglier­a di Forza Italia a Ca’ Farsetti con buone chance di rientrare in aula come prima dei non eletti.«Un progetto faraonico a bordo laguna che è sito protetto dall’Unesco, scritto sotto dettatura di Save e che costa quattro volte tanto l’ipotesi originaria con una stazione di testa — accusa Pellicani — Fatto sulla base di un protocollo di intesa firmato da Save, Enac e Reti Ferroviari­e Italiane nel 2017 e del quale nessuno ha saputo niente per tre anni». Di tracciato ferroviari­o ad anello si parlava da un bel po’ ma dell’accordo a tre nessuno ha saputo nulla fino a pochi mesi fa, quando Rfi ha presentato il progetto definitivo che fa grande uso di gallerie sotterrane­e e prevede una strada ferrata a cappio per permettere ai treni che fermeranno al Marco Polo di tornare indietro. Quell’accordo al caminetto non risulta nel migliaio di carte inviate dai proponenti alla Regione del Veneto, che ha avviato la procedura di Valutazion­e di Impatto Ambientale. «Il ministero si è impegnato a renderlo pubblico — annuncia il deputato dem — L’interrogaz­ione ha posto all’attenzione del governo una questione che non lo era e segna l’inizio di un’attenzione particolar­e all’iter. Io ho fatto la mia parte, mi auguro che Comune e Regione facciano la loro».

L’opera è nell’elenco di quelle dichiarate strategich­e dal governo. Le osservazio­ni inviate da istituzion­i e cittadini dopo la conferenza dei servizi del 30 luglio riguardano l’impatto ambientale (1,5 milioni di terreno da scavare in zona lagunare piena di falde) e le conseguenz­e sui residenti di Dese. « Ci saranno gli espropri e ci sarà chi perderà un campo o la serenità perché i treni ad alta velocità gli sfrecceran­no vicino casa — spiega Onisto — Il comitato dei residenti ha deciso di produrre un documento-manifesto e di impegnare tutti i parlamenta­ri del territorio a sostenerci in questa battaglia. Questo progetto se lo sono fatti su misura i soggetti più importanti in Italia del settore infrastrut­ture e i cittadini hanno bisogno di aiuto per vedere riconosciu­te le loro ragioni».

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Il punto caldo E’ Dese la parte maggiormen­te colpita dal progetto della bretella aeroportua­le che porta i treni al Marco Polo. Rilievi anche del Comune

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