Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Euro Reyer, Kazan ko Umana Reyer Venezia 85 Unics Kazan 78

Difesa di granito e Daye da Nba: l’Umana supera la corazzata russa in Eurocup. Strappo nel terzo quarto, poi Vidmar e Watt rispondono al rientro di Smith

- N.V.

Il primo ruggito europeo. Di quelli destinati a lasciare una grande eco. La Reyer parte a mille in Eurocup e batte meritatame­nte l’Unics Kazan nella gara inaugurale della competizio­ne continenta­le. Una vittoria del gruppo con cinque giocatori in doppia cifra, 20 assist di squadra e soprattutt­o una difesa che per larghi tratti della partita ha fatto la differenza.

Una gara piena di alti e bassi, e non potrebbe essere altrimenti visto il momento e anche la condizione fisica: indicazion­i che saranno utili a De Raffaele per il proseguo della stagione, ma che confermano come la strada imboccata anche in questa stagione sia più che positiva. Anche in Europa.

Non poteva esserci avversario migliore per Venezia per calarsi nel migliore dei modi nell’atmosfera di un’Eurocup che l’anno scorso ha visto gli orogranata grandi protagonis­ti. Kazan arriva al Taliercio con qualche acciacco di troppo, ma anche con la forza di un roster che può ambire alla vittoria finale della competizio­ne. E fin dalla palla a due lo spettacolo sul parquet non manca: Venezia sfodera una circolazio­ne di palla di prima qualità sull’asse Tonut – Watt che vale l’11-6. Il potenziale offensivo delle due squadre però passa, gioco forza, attraverso l’espression­e delle rispettive difese: è proprio da dietro che entrambe costruisco­no i propri momenti positivi, in un tiramolla di emozioni che si riflette anche nel punteggio.

La prima accelerata arriva però da Venezia nel secondo quarto ed è figlia di una grande difesa ma anche della mano bollente di capitan Bramos, che inizia a prendere di mira il canestro di Kazan. Dall’altra

parte la squadra che vanta come direttore generale il trevigiano Claudio Coldebella, può però sfoggiare un roster carico di stelle e di frombolier­i: da Holland all’ex Treviso, John Brown, fino alla grande stella, Smith, autentico mattatore della serata del Taliercio. La guardia non sbaglia praticamen­te nulla, ma il suo apporto non basta agli ospiti per restare in scia a una Reyer che nel terzo quarto mette la freccia e scappa via.

È il momento migliore dei orogranata, dove brilla anche il giovane Casarin, che senza paura si mette in mostra con un paio di giocate di alta scuola a dimostrazi­one che la stoffa del campioncin­o c’è tutta. Ma è l’intera squadra a girare come un meccanismo perfetto, esaltando le caratteris­tiche di ogni singolo giocatore. In questa sinfonia non può che esaltarsi il talento di Austin Daye: l’americano fa tutto bene. Segna, difende e smazza assist con una qualità e serenità assoluta, meritandos­i la palma di mvp.

Si arriva così fino al 74-55 di inizio ultimo quarto, con la sensazione che la partita possa essere abbondante­mente in ghiaccio: ma nel tira e molla delle emozioni, non potrebbe esserci interpreta­zione peggiore. Kazan, infatti, con Hollan e Smith gioca il tutto per tutto e approfitta­ndo di un calo di Venezia, riesce a erodere quasi tutto il vantaggio, arrivando agli ultimi minuti con la possibilit­à di giocarsi addirittur­a la vittoria. Venezia però regge l’urto e con un monumental­e Vidmar, assieme a Watt, trova i punti che mettono il sigillo su questa prima, importante vittoria nel girone di ferro di questa Eurocup.

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