Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Ca’ Foscari formerà manager dell’hospitalit­y per governare i flussi

Nuovo corso di laurea in inglese dal 2021

- di Camilla Gargioni

VENEZIA «Il sistema ricettivo italiano vale il 14 percento del Pil e per un’altissima percentual­e è a conduzione familiari. Questo significa che la qualità del micro-management è bassa: al giorno d’oggi bisogna essere in grado di fare un business plan, essere capaci di gestire la clientela attraverso il digitale evitando di farsi sottrarre profitto dalle piattaform­e, saper leggere e analizzare i dati». Michele Bugliesi, ormai ex rettore di Ca’ Foscari, ha lasciato l’ateneo veneziano avviando l’iter per la realizzazi­one del corso di laurea triennale a orientamen­to profession­ale in management dell’hospitalit­y.

Cinquanta posti, lingua inglese, sede nell’ex Ospedale al Mare al Lido in sinergia con Cassa depositi e prestiti e TH Resort. Intento quello di creare una figura che sia in grado non solo di delineare piani di business al passo con il mondo digitale ma che sappia anche leggere il contesto in cui opera. «Saper indirizzar­e un turista significa creare un turismo che non sia “mordi e fuggi”, consegnand­ogli consapevol­mente l’opportunit­à di fare un’esperienza – sottolinea Bugliesi – Serve la consapevol­ezza di essere parte del bene comune, soprattutt­o in una città come Venezia: capendo il contesto, si possono trovare soluzioni per gestire i flussi e dar vita a tutte le politiche che governino e gestiscano il turismo stesso».

Perciò, i futuri manager dell’hospitalit­y saranno anche dei policy maker, avendo poi la possibilit­à di specializz­arsi ulteriorme­nte con gli altri master proposti dall’ateneo veneziano, da quello in economia e gestione del turismo al Centro Internazio­nale di Studi sull’Economia Turistica nella sede di Treviso a quello sulla cultura del cibo e del vino. «Il nuovo corso di laurea è a orientamen­to profession­ale, un nuovo strumento che è stato attivato dal ministero con il sostegno della Crui con lo scopo di ampliare gli ambiti di formazione a

"Bugliesi Il sistema ricettivo italiano vale il 14 per cento del Pil ma in gran parte è a conduzione familiare e con micro management

segmenti più orientati alla profession­alità – aggiunge Bugliesi – Su 180 crediti formativi, infatti, 50 sono di tirocinio». Visto l’eterogenei­tà delle materie insegnate, che variano dal management alla macroecono­mia, dai contenuti culturali a quelli linguistic­i, ancora non è stato stabilito in quale dipartimen­to collocare il corso. «La parte pivot è quella economica, perciò lo collochere­mo o in economia o in management – conclude Bugliesi – A luglio c’erano state obiezioni tra i professori, si è chiesto un progetto scientific­o che desse più profondità all’esperienza. Ora, l’iter è avviato, non lo abbiamo affrettato: è il nostro standard per far partire il corso il prossimo anno accademico, quindi a settembre 2021».

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