Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Cluster a scuola, la lettera di sindaco, prof e parroci: «Siate rigorosi anche fuori»

La quarta elementare primo caso di contagi in classe

- M.Ri.

MARTELLAGO I tamponi hanno confermato i timori: nella quarta elementare dell’Ic Goldoni di Martellago è scoppiato un focolaio. Si tratta del primo divampato in una scuola del territorio della Città metropolit­ana.

In queste prime tre settimane di lezioni, infatti, si sono ripetuti i casi di positività tra le mura scolastich­e (le scuole con studenti positivi in una o più classi hanno sfiorato quota 25) ma non era mai accaduto che uno studente contagiass­e un suo compagno o una maestra. All’Ic Goldoni, invece, la catena di trasmissio­ne si è attivata. I numeri sono comunque contenuti: sono sei gli alunni risultati positivi sui 21 che compongono la classe. Il caso è scoppiato a inizio settimana quando due maestre della classe sono risultate positive. Come da protocollo, è scattato l’isolamento della classe e i tamponi rapidi su tutti gli studenti. Sono così emerse diverse positività, che attendevan­o però di essere certificat­e dai classici tamponi naso-faringei.

Gli esiti sono arrivati ieri, e quasi tutti hanno confermato quanto già rilevato dai tamponi rapidi. Gli alunni positivi resteranno quindi in isolamento domiciliar­e, mentre nei prossimi giorni l’azienda sanitaria e la dirigenza scolastica valuterann­o quando il resto della classe potrà ripartire con le lezioni in presenza.

Nei giorni scorsi, la vicenda della quarta elementare ha sollevato molta apprension­e a Martellago, con il sindaco Andrea Saccarola che ha più volte ribadito la necessità di non creare allarmismi essendo tutto quanto stato preso in carico dall’Usl 3 tempestiva­mente. Ieri, però, il sindaco ha deciso di scrivere una lettera a tutta la cittadinan­za. Non l’ha fatta da solo: la lettera porta infatti anche le firme della preside dell’Ic Goldoni

Katia Tedeschi, della preside dell’Ic Matteotti Monica Cuzzolin, di don Francesco Garofalo della parrocchia di Martellago, don Siro Zorzi della parrocchia di Maerne e don Tarcisio Milani di quella di Olmo. La lettera, che spiega le procedure attivate a scuola, contiene poi un appello congiunto alla cittadinan­za. «ll virus non se ne é mai andato – si legge - Il segnale di questi giorni ci invita a un maggior impegno nell’osservare le norme di prevenzion­e. Se negli ambienti istituzion­ali come le scuole, gli oratori, le chiese c’è il pieno rispetto delle norme, non così in alcuni ambienti pubblici meno controllab­ili e privati. Nella situazione che stiamo vivendo, facciamo appello al senso civico di tutti affinché collaborin­o con la stessa rigorosità nel rispettare e far rispettare le norme in ogni ambito e situazione che non può essere controllat­a dalle istituzion­i».

Il timore, infatti, è che il virus si possa diffondere perlopiù all’esterno delle mura scolastich­e e in tutte quelle situazioni dove le persone sono portate ad abbassare maggiormen­te la guardia.

Avrebbe genesi extra-scolastica, anche il contagio di uno studente dell’Istituto tecnico Lazzari di Dolo. Da ieri, anche nella scuola dolese sono in corso accertamen­ti.In attesa che arrivino i test rapidi da fare in classe, annunciati dal governator­e del Veneto Luca Zaia.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy