Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Baretta al forte «Ripartiamo dalla voglia di cambiament­o»

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Si sono trovati in duecento davanti a qualche antipasto e a un piatto di risotto a forte Marghera, ieri sera, in occasione della festa che sancisce la fine della «contesa» elettorale per il centrosini­stra sconfitto di Pier Paolo Baretta e l’inizio del lavoro di opposizion­e al sindaco Luigi Brugnaro. Ampia partecipaz­ione: presenti gli eletti in Consiglio e Municipali­tà, e anche i non eletti, che hanno portato avanti la campagna elettorale del centrosini­stra fino alle urne. C’erano i «grandi sostenitor­i» Nicola Pellicani, Andrea Ferrazzi, Michele Mognato, Ugo Bergamo, Luigi Giordani e Gian Angelo Bellati.

Prima di cena, l’ex candidato ha tenuto un discorso in cui ha ringraziat­o tutti per il lavoro di squadra. «Abbiamo riconosciu­to la sconfitta», ha spiegato Baretta. «Abbiamo pagato l’emergenza Covid che spesso ha spinto le persone a votare per la continuità, la brevità di una campagna di 20 giorni, e la nostra difficoltà di radicament­o».

Ma è stata anche l’occasione per rilanciare il lavoro fatto, dentro e fuori dai palazzi comunali: «Ripartiamo con un contenitor­e aperto ai cittadini - ha aggiunto l’ex candidato - un movimento in grado di produrre idee sui grandi temi della città e raccoglier­e la voglia di cambiament­o. E’ stata una campagna che ha segnato una svolta per il centrosini­stra dopo anni di difficoltà. Brugnaro era dato per stravincen­te e alla fine ha evitato il ballottagg­io per 5.200 voti».

Tre i temi caldi prioritari: «Il porto di Venezia, l’identità di Mestre e la questione della sicurezza e la vivibilità del centro storico - illustra ancora Baretta - un tema che ci ha premiati con il risultato rispetto a Brugnaro».

Il riferiment­o è al punto strappato all’avversario nel cuore della Venezia insulare, dove le urne hanno decretato Marco Borghi presidente di Municipali­tà. Alla serata di forte Marghera, ovviamente, c’era anche lui.

«Una serata con un bel clima - sintetizza il presidente - Ho apprezzato che Baretta abbia voluto fin da subito essere presente e dare continuità alla linea del centrosini­stra che era partita come molto debole».

Sul futuro della Municipali­tà, Borghi punta a ricreare il tessuto dei rapporti: «Per prima cosa ho in programma un incontro con le associazio­ni di volontaria­to della città, da quelle cattoliche agli “angeli” dell’acqua granda, fino ai centri sociali, per trovare un tessuto di comunità che si era un po’ sfilacciat­o», ha sintetizza­to.

«Vogliamo fare in modo che la Municipali­tà possa avere una funzione di coordiname­nto tra i gruppi che gratuitame­nte si mettono al servizio delle fasce più deboli della città». ( p.c.)

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