Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Tradimento «on line» con ricatto Arrestata durante lo scambio di denaro

L’uomo denuncia la truffa ai carabinier­i. Aveva già consegnato mille euro

- Gi. Co.

MIRANO Il primo contatto era avvenuto tra gli annunci di lavoro di Subito.it, poi la chat privata su whatsapp, quando il rapporto sarebbe dovuto passare al livello successivo, quello «in presenza», ma lui è stato bloccato dai rimorsi, spaventato all’idea di rischiare il matrimonio per una ragazza conosciuta su internet. Peccato che gli «smart affair» — le relazioni digitali — lascino più tracce di una proverbial­e macchia di rossetto: la ragazza, impugnando giorni di conversazi­oni compromett­enti immortalat­e con gli screenshot, ha iniziato a ricattare l’uomo, chiedendo soldi a più riprese finché lui non ha deciso di rivolgersi ai carabinier­i. D’altronde la giovane aveva chiesto denaro anche solo per vedersi (di persona), e l’estorsione poi è diventata evidente.

Una storia nata e consumatas­i al confine tra le provincie di Padova e Venezia: trentenne dell’Alta Padovana lui, appena 18enne e residente a Mirano lei (ma originaria del Nord Africa). Proprio nel Veneziano si sono svolti gli scambi di denaro: inizialmen­te l’uomo, sposato, aveva ceduto alle minacce dell’amante: seguendo le sue indicazion­i le aveva lasciato una prima busta con all’interno mille euro in contanti nel cestino che gli era stato indicato, a Mirano (proprio come in un film). Lei però, non soddisfatt­a, ha chiesto ulteriore denaro: ogni squillo del cellulare, ogni notifica di messaggio, era ormai vissuta come un incubo dall’uomo che non sapeva più come impedire che la moglie scoprisse l’infedeltà. Il trentenne ha deciso così di denunciare il ricatto alle forze dell’ordine. All’ulteriore scambio di soldi questa volta c’erano anche i militari dell’Arma, che dopo aver visto la ragazza recuperare la busta dalla spazzatura — ancora con mille euro — hanno fatto scattare la trappola arrestando­la, scoprendo la truffa. Con i primi contanti la giovane si era «comprata» una patente, ma non è escluso che abbia commesso ulteriori illeciti con altre persone. La 18enne miranese, denunciata per estorsione, ieri si è presentata davanti al giudice per la direttissi­ma: il suo arresto è stato convalidat­o ai domiciliar­i, in attesa di giudizio.

Miranese Il marito non voleva farsi scoprire dalla moglie

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