Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Santandrea: «Noi governeremo ascoltando la città»
Santandrea, la campagna elettorale per le amministrative di Portogruaro è stata accesa e non sono mancati gli scontri. Come la definirebbe?
«Stancante e atipica, soprattutto per effetto del Covid che mi ha coinvolto direttamente. Ho saltato 11 degli ultimi 15 giorni ma gli 80 candidati della coalizione hanno supplito alla mia assenza. Noi abbiamo solo attaccato la “fusione a freddo” , come la definisco, tra due compagini che da un anno e fino a domenica non si sono parlate».
Il centrodestra ricompattato la preoccupa?
«È chiaro che se guardiamo i numeri del primo turno sembriamo Davide contro Golia. Ma la gente che si informa ha colto e capito i meccanismi che hanno guidato quell’apparentamento e che non porterà frutti alla città. Per questo mi preoccupa di più da cittadino avere eventualmente una maggioranza spaccata a metà, perché se dovesse essere eletto Favero le due coalizioni si spartirebbero equamente 10 seggi».
Dopo cinque anni di amministrazione Senatore, come giudica la risposta ottenuta dai cittadini?
«Buona, se consideriamo che alcuni sondaggi ci davano sotto al 30%. Abbiamo registrato il 20% in più di preferenze rispetto al centrosinistra alle regionali. Sono soddisfatto».
Ma la Lega è cresciuta
«Merito dell’effetto Zaia e della notorietà di Salvini. Ma il voto alle amministrative è più legato al rapporto con la persona, è per questo che ho cercato di sganciarmi dai partiti e direi di esserci riuscito. Tanto che ieri abbiamo chiuso la campagna elettorale con un concerto e l’intervento di giovani rappresentanti della coalizione».
Che città ha lasciato il sindaco Senatore?
« Una città desiderosa di essere ascoltata. C’è voglia di parlare, di partecipare, cosa che in questi cinque anni non è stata consentita, né sui grandi temi né su quelli più banali. E poi abbiamo assistito a un’inerzia amministrativa che ha peggiorato alcuni problemi, come quello della viabilità a nord o il degrado. Ho visto solo realizzare qualche lavoretto dell’ultima ora con affidamenti diretti. Ci vorranno tempo e pazienza per sistemare le cose ma noi vogliamo farlo con tavoli tematici che coinvolgano i diretti interessati».
Quali vantaggi dovrebbe portare l’apparentamento che avete chiuso con Graziano Padovese?
«I programmi delle due coalizioni sono vicini su molti temi. Entrambi vogliamo lavorare per la città, le due liste collegate a Padovese sono composte da persone preparate, che vivono e lavorano sul territorio e in particolare nelle frazioni quindi rappresentano un occhio privilegiato su queste aree».
Cosa dice a chi sta pensando di stare a casa domenica e lunedì?
«Che si fa politica anche scegliendo il proprio sindaco. Si dice la propria, altrimenti poi non ci si può lamentare se le cose vanno male».
"Avversari Se vincono loro avremo una maggioranza sempre spaccata a metà. Non si sono parlati per un anno intero