Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Portogruar­o, caccia all’ultimo voto

Tra domani e lunedì (fino alle 15) il ballottagg­io per scegliere il sindaco. L’incognita degli accordi e dell’affluenza

- A. R. T.

L’attesa è finita, dalle 7 di domani mattina alle 15 di lunedì i portogruar­esi torneranno ai seggi per decidere chi sarà il loro nuovo sindaco (anche perche Maria Teresa Senatore non ha passato l’esame elettorale). Il primo turno non ha consegnato un vincitore rinviando il tutto di due settimane e ponendo l’uno contro l’altro Stefano Santandrea (medico di base, sostenuto da una coalizione passata da 5 a 7 liste dopo l’apparentam­ento con le due civiche di Graziano Padovese) e Florio Favero, architetto, che potrà contare su dieci simboli tra cui, accanto a quello della Lega, hanno trovato spazio Forza Italia e Fratelli d’Italia che al primo turno si erano schierati con il sindaco uscente Senatore.

La situazione è incerta: due settimane fa Santandrea ha raccolto complessiv­amente 4.955 preferenze, il 37 per cento del totale. A trainare la coalizione è stato il Partito democratic­o con 2.043 voti seguito dalle due civiche Per Stefano Santandrea sindaco e Città per l’uomo che insieme ne hanno colleziona­te 1.349 preferenze (a chiudere Articolo Uno con 328 voti). Le due civiche che sostenevan­o la candidatur­a di Padovese, Città del Lemene e 7 frazioni in Comune, hanno invece messo insieme poco meno del 4,5 per cento. Per Favero si sono espressi invece 4.090 portomo, gruaresi, il 30,5 per cento: più della metà delle preferenze sono arrivate dalla Lega che, con il 18,5%, ha confermato le attese sfruttando il traino di Luca Zaia alle Regionali e diventando il primo partito. Le civiche Forza Portogruar­o, Toffolo, Rambuschi, Destra Lemene e Portogruar­o futura hanno aggiunto al totale 1.571 voti. Domani e lunedì, però, Favero potrà contare anche sul (potenziale) pesante pacchetto di voti portato dalle quattro liste schierate al primo turno con Senatore. Parliamo di 3.459 preferenze di cui oltre la metà raccolte dal bollino bianco contenente il nome di Senatore.

Ma al ballottagg­io si riparte da zero e basta un solo voto in più dell’avversario per diventare sindaco. In queste due settimane Santandrea ha battuto il territorio palmo a palconcent­randosi in particolar­e sulle frazioni e tentando così di recuperare il terreno perso negli undici giorni di quarantena scontati per aver incontrato Arturo Lorenzoni (il candidato presidente alle elezioni regionali del centrosini­stra) , risultato poi positivo al Covid. Favero, invece, ha radunato gli elettori della propria area politica in piazza contando prima sull’appoggio di Matteo Salvini e poi su quello del governator­e Luca Zaia.

Salvini e Zaia per Favero, Santandrea ha battuto il territorio soprattutt­o le frazioni

I due candidati divisi solo da meno di 900 voti, ma ci sono i 3500 di Senatore da spartire

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