Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Ristoranti autentici dalle Rive alla città
Dal Molo Audace alla Stazione marittima, le Rive di Trieste sar anno ape r te a l pubblico, che potrà godere di uno spazio normalmente occupato dalle automobili. Quest’anno, sulle Rive non ci saranno le tradizionali «isole gastronomiche», i banchetti che proponevano una sosta golosa per chi frequentava Trieste durante la Barcolana. La Società velica di Barcola e Grignano ha deciso di «mettere a disposizione» di residenti e turisti tutta la ricca offerta enogastronomica della città. «Coinvolgiamo la città — spiegano — affidando enogastronomia, ristorazione e vendita a chi la fa per mestiere, i negozianti, gli albergatori e i ristoratori di Trieste già seguono le regole per impedire la diffusione del coronavirus». Nasce così «Trieste a tavola», una piccola guida alla ristorazione della città.
Abbiamo già avuto modo di scrivere della tradizione a tavola di Trieste, città che ha assorbito, nel corso dei secoli, le contaminazioni che arrivavano dal mondo latino e dal mondo slavo, senza dimenticare l’importante influenza degli Asburgo. Trieste è una città di mare ma ha piatti che richiamano le influenze del Carso. Si mangia il Liptauer e il Persuto in crosta con kren, il Bacalà mantecato e gli Scampi a la Buzara. Presniz e Putiza vengono serviti come dessert mentre a tavola non può mancare una bottiglia di Vitvska, Malvasia o Terrano. Decine di ristoranti hanno aderito all’iniziativa della Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) e sono stati suddivisi in ristorante tipicamente di carne, di pesce, che propongono i dolci della tradizione e quelli che hanno una cantina attenta al territorio. Oltre alla città, hanno aderito all’iniziativa anche ristoranti in provincia, tra Duino Aurisina, Muggia e San Dorligo della Valle.
Al di là dell’iniziativa della Fipe per la Barcolana, entrate nel mood della città prenotando un tavolo in una delle tante trattorie o dei ristoranti storici. O cercate fra le nuove proposte un luogo dove assaggiare un piatto autenticamente triestino.
Sul mare niente isole del gusto La guida Fipe coinvolge i locali della tradizione