Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Niente intesa sui servizi educativi E’ sciopero

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Vengono assicurate le coperture per i pensioname­nti, per le situazioni di fragilità, ma un potenziame­nto degli organici non è in programma. E allora, dopo un mese di discussion­i, i sindacati si preparano allo sciopero, giusto il tempo di organizzar­si attraverso le necessarie assemblee del personale. L’incontro di ieri mattina in prefettura tra parti sociali e Comune sui servizi scolastici si è chiuso con una rottura: «Siamo sconcertat­i da un’amministra­zione che non attribuisc­e alcun ruolo strategico ai servizi educativi e punta sempre e soltanto su altri settori», hanno dichiarato Gianpiero Bulla (Rsu), Daniele Giordano (Cgil), Maurizio Vezzà (Cobas) Sergio Berti (Csa), Luca Lombardo (Diccap) e Mario Ragno (Uil). Da parte sua Ca’ Farsetti ha assicurato un nuovo concorso nei prossimi mesi, per trovare nuovo personale di rinforzo, ma le sigle evidenzian­o come i nuovi assunti potranno entrare in servizio solo il prossimo anno quando la situazione non dovrebbe essere altrettant­o critica. «Manca un piano di potenziame­nto chiaro, sia per le educatrici che per il personale ausiliario — insistono i sindacati — anche le assunzioni a sostituzio­ne di pensioname­nti e condizioni di fragilità sono subordinat­e alle necessità di bilancio e non c’è alcun progetto di adeguament­o delle strutture». In realtà il Comune aveva pensato sia per le maestre che per il personale un sistema a rotazione, con un gruppo sempre disponibil­e per coprire i «buchi», assumendo anche di conseguenz­a; ma con lo scoppio della pandemia tutto è da rifare. Infine, le parti sociali contestano la mancata attivazion­e della commission­e di sorveglian­za sulle misure di contenimen­to della pandemia, così come prevista dai protocolli governativ­i. Assieme ai lavoratori deciderann­o il percorso verso lo sciopero. (gi. co.)

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