Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Lettera a Rfi per avere l’analisi delle alternative al «cappio»
Più informazioni, più dettagliate e con l’analisi delle alternative scartate sul tavolo. È quanto chiede la commissione regionale per la valutazione di impatto ambientale a Rete ferroviarie italiane prima di esprimersi sul progetto della nuova bretella su binari per collegare l’areoporto Marco Polo di Venezia. La soluzione «a cappio», che prevede un girotondo di binari come inversione di marcia e che finirà per chiudere tra le rotaie diverse famiglie di Dese e Tessera, è subito risultata controversa e anche per questo i tecnici di palazzo Balbi pretendono una documentazione completa. Nello specifico, chiedono l’illustrazione dei vantaggi rispetto al progetto precedente, datato 2003, ma anche la variazione nel piano economico, soprattutto in riferimento agli espropri: il nuovo disegno non prevede grossi compensi economici, visto che il tracciato entra in poche proprietà, ma i residenti hanno ribadito a più riprese che preferirebbero avere l’occasione di andarsene piuttosto che restare incastrati tra i binari. La richiesta regionale chiede anche i motivi per cui i treni dovrebbero essere instradati, soluzione che comporta tempi di percorrenza maggiori e maggiori costi per la Regione; si domanda quindi una proiezione dei flussi di percorrenza, un piano per l’emergenza, uno spazio per testare le tecnologie scelte per realizzare l’opera, oltre a maggiore chiarezza sul capitolo inquinamento ambientale, acustico ed elettromagnetico. Nei giorni scorsi la consigliera comunale Deborah Onisto (Forza Italia) ha anche avanzato una richiesta formale proprio ai tecnici regionali per conoscere i tempi e i modi dei sopralluoghi promessi: nei mesi scorsi era stata garantita ai residenti la partecipazione a queste ispezioni ma, ad oggi, nessuno ha ancora ricevuto comunicazioni a riguardo. Rfi ha dieci giorni di tempo per rispondere alla Regione.