Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Hotel in stazione per le quarantene Bimba positiva, l’asilo viene chiuso

Focolaio tra i vigili, contagiato il capo della Sicurezza urbana. Vademecum per gli stranieri

- F. B. - M. Ri.

VENEZIA Un albergo per la quarantena dei positivi. L’Usl 3 Serenissim­a sta chiudendo l’intesa e firmando il contratto con una struttura in zona stazione ferroviari­a per far fronte a una situazione che si sta facendo sempre più allarmante. L'emergenza riguarda soprattutt­o la comunità bengalese (che conta 220 positivi), consideran­do che le famiglie molto numerose (anche otto/dieci persone)si trovano a divedere lo stesso appartamen­to senza poter garantire l’isolamento necessario in casi di positività. «Alcuni connaziona­li che hanno un albergo lo stanno mettendo a diposizion­e e riservando­lo per le quarantene ma è necessario trovare altro», dice Kamrul Syed, tra i portavoce della comunità. E’ stato questo uno dei temi all’ordine del giorno del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto venerdì in prefettura. L’albergo individuat­o dall’Usl sarebbe lo stesso che si era reso disponibil­e nei giorni dell’emergenza immigrati e dovrebbe essere un grande ostello dell’area accanto alla stazione di Mestre. Gli ospiti saranno principalm­ente stranieri, ma è chiaro che le camere — a pagamento degli ospiti a un prezzo forfettari­o — saranno a disposizio­ne di chiunque abbia la necessità di fare la quarantena. Oggi infatti nel Veneziano c’è solamente un’altra struttura disponibil­e per l’emergenza Covid. L’Usl sta inoltre redigendo una sorta di vademecum — che sarà tradotto nelle lingue maggiormen­te parlate dalle comunità che vivono a Mestre — per dare indicazion­i dirette e semplici agli stranieri che oggi sembrano avere difficoltà a comprender­e i comportame­nti da attuare. Anche perché i contagi continuano ad essere alti: ieri sono stati scovati 232 nuovi casi che portano i positivi a 2395. I ricoverati salgono a 141, dei quali quattordic­i in terapia intensiva (+2). C’è anche un nuovo morto che fa salire i decessi da inizio epidemia a 357. Naturalmen­te sono in crescita anche le persone in isolamento: nel Veneziano sono 3.509, più che in ogni altra provincia veneta, per questo diventa fondamenta­le il rispetto delle regole ma anche la presenza di strutture dove ospitare persone non in grado di mantenere le distanze in famiglia.

I fronti aperti sono tanti e riguardano ormai gran parte delle aziende e tutti i settori. Ieri sono emerse nuove positività tra la polizia locale di Venezia: hanno contratto il virus sette vigili, tre agenti del reparto cinofilo, uno della polizia giudiziari­a, uno del reparto motorizzat­o, un istruttore di tiro e il commissari­o capo dei servizi di Sicurezza della polizia urbana Gianni Franzoi, l’unico che presenta qualche sintomo. Poi c’è la scuola: un ausiliario della materna Quadrifogl­io di Carpenedo è positivo e un’intera sezione è in quarantena. E’ risultata poi positiva una bambina del nido comunale Fiordaliso di Chirignago e tutta la struttura (che conta 40 bambini), resterà chiusa da lunedì in attesa di ulteriori indicazion­i dell’Usl. Sempre sotto osservazio­ne la situazione dell’Ic Gramsci di Campalto: le tre sezioni della scuola materna arcobaleno — dove sono risultate positive 7 maestre, 2 ausiliare e un bambino — restano chiuse; in quarantena anche una prima elementare della don Milani dopo la positività di un ausiliario e la 2C della secondaria Gramsci dove sono positivi due alunni.

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