Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Sequestri al Rivolta Sit-in all’Eni di Milano
Prima l’irruzione allo stabilimento di Fusina, quindi la perquisizione della questura negli spazi del centro sociale Rivolta, a Marghera. Ieri, a Milano, la protesta di solidarietà agli attivisti veneziani sotto le finestre della sede centrale di Eni, a Milano. La manifestazione ha visto la presenza di movimenti ambientalisti da tutta Italia, arrivati per manifestare contro le politiche di Eni. «La perquisizione con mezzi blindati al centro sociale di Marghera è stata un chiaro attacco ai movimenti climatici, in particolare a Rise Up 4 Climate Justice, spazio politico costituitosi all’interno dell’esperienza del Venice Climate Camp e del Climate Meeting dello scorso settembre - hanno ripetuto i manifestanti - L’intimidazione subita non ci fermerà». Gli attivisti si sono dati appuntamento online per il 5 novembre per un’assemblea generale di Rise Up, poi di nuovo a «Metanopoli» a Milano per un secondo picchetto, a maggio, in corrispondenza dell’assemblea degli azionisti Eni. Per quanto riguarda l’inchiesta, venerdì avvocato e responsabili del centro sociale hanno studiato il decreto di sequestro e nei prossimi giorni decideranno se ricorrere al riesame. Tra gli oggetti sequestrati corde, bombolette spray, manifesti e computer e imbragature. Le forze dell’ordine sarebbero state anche alla ricerca di una fresa o di un macchinario simile, utilizzato per forzare le cancellate, ma che non è stato individuato.( gi.co.)