Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Una legge giusta Si limi se serve ma la violenza va fermata»

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Un suo post di fine aprile, dedicato al Ddl Zan, iniziava così: «Viva la libertà!». E, a seguire, un numero: 59.257.566. Il numero di «persone differenti, ognuna con le proprie caratteris­tiche e ognuna con la propria unicità» specifica Matteo Tosetto, assessore azzurro di Vicenza con delega ai Servizi Sociali.

Assessore, sarà che si trovano con il lanternino fra i profili dei politici di centrodest­ra, il suo post che appoggia il Ddl Zan, spicca...

«L’ho scritto pesando le parole ma le confermo tutte. Il mio partito ha lasciato libertà di coscienza su questo tema e quindi sì, confermo. Non c’è nulla di più bello a questo mondo dell’essere unico e diverso, ed esserlo non deve mai essere un limite o un ostacolo, ma una libertà. In quel post ho scritto “Poter vivere la vita e poterla interpreta­re senza sottostare al giudizio e spesso agli insulti di chi non la vede allo stesso modo, è un diritto. Allo stesso tempo è un dovere dello Stato creare le condizioni affinché la società faccia del rispetto della diversità una certezza, una realtà. Per questo quando penso al mondo che mio figlio dovrà vivere, lo immagino senza i muri della violenza verbale, dei pregiudizi e dell’odio volto a privare qualcuno del proprio io”. Lo penso davvero. Di questo ho parlato anche con mio figlio ma ne sapeva già più di me e di mia moglie, ha 13 anni...»

Una delle critiche da destra è che, in tempi di pandemia, discutere di diritti civili non sia una priorità...

«Certo, oggi all’ordine del giorno c’è la grave situazione che stiamo vivendo, ma è ingiusto sotterrare tutto il resto di ciò che ci circonda facendo finta di non vedere che spesso avvengono delle ingiustizi­e. Nessuno deve mai essere discrimina­to per le proprie scelte di vita, di amore o di religione. Per questo mi trovo a favore negli intenti e nelle premesse di una legge che tuteli la libertà delle persone».

C’è un episodio che l’ha colpita particolar­mente in tema di violazione dei diritti?

«Sì e purtroppo è accaduto nella mia città. Un ragazzo gay di 20 anni, attirato in una trappola e pestato da un branco di adolescent­i senza motivo apparente. Non può accadere nel 2021, stiamo scherzando? Per me è inconcepib­ile anche sotto il profilo religioso. La violenza cieca non ha cittadinan­za. Va estirpata. E non solo quella fisica, anche quella psicologic­a».

Dopo aver avallato il Ddl Zan, però, lei ha parlato della necessità di un «testo equo»...

«Sì, penso sia compito della politica fare sintesi magari limando il testo ma senza correre il rischio di mandare tutto all’aria. Deve essere equo e non impositore di un pensiero unico, per non diventare al contrario un benda per chi ha una visione diversa della società. Detto questo, una semplice legge può tutelare milioni di persone e allo stesso tempo trasmetter­e un messaggio chiaro a tutti: la libertà è il nostro bene più prezioso e nessuno può privare nessuno di esso».

Nel suo post lei ha condiviso le parole della senatrice di FI Anna Maria Bernini...

«Bernini ha detto “le istituzion­i hanno il dovere di garantire a tutti la libertà di essere se stessi e di amare chi gli pare”. E io condivido. Come dicevo in FI su questi temi si lascia libertà di scelta. Finisce che nel partito mi ritrovo con persone che pure stimo ma che non la pensano così e con molti altri, in città, anche molto più grandi di me ( Tosetto ha 44 anni ndr) che hanno da sempre una grande apertura nei confronti del mondo omosessual­e. Nel 2021 purtroppo parliamo ancora di atti discrimina­tori che non ha più senso esistano. Invece ci sono». ( m.za.)

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Il recente pestaggio di un giovane nella mia città mi ha colpito molto

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