Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Vaccini, oltre 6 mila posti restano vuoti Sondaggio tra gli operatori del turismo
L’Usl 4 attende il via del governo. Rallenta l’adesione degli over 60. Il Pala Expo chiude alle 22
VENEZIA Portare i vaccini nelle imprese e mettere in sicurezza i lavoratori dei comparti più strategici. Con l’estate alle porte l’occhio è rivolto agli operatori del turismo tanto che l’Usl 4 sta incontrando i rappresentanti delle categorie per capire quanti sono gli addetti da raggiungere appena arriva il via libera del governo. L’Usl 4 sta facendo un censimento: operazione non facile anche perché molti lavoratori - necessari per la stagione – arrivano da fuori provincia e da altre regioni. Vaccinare chi lavora nel turismo significherebbe mandare un messaggio di sicurezza ai viaggiatori ancora indecisi su quale meta raggiungere quest’estate.
E nelle scorse settimane, infatti, si sono ripetuti gli appelli delle categorie che ora attendono un segnale da Roma. Se arriva il via libera va previsto un intervento di redistribuzione dei vaccini: l’Usl 4 è una delle Aziende sanitarie che – visti i residenti – riceve il minor numero di dosi (e infatti è quella che ha vaccinato meno persone, meno di 80 mila) e se dovesse concentrarsi sugli operatori del turismo avrebbe bisogno di maggiori forniture. Ma vacanze sul litorale significano anche discoteche, che stanno pianificando le procedure per riaprire in sicurezza. Silb (che raggruppa gli imprenditori del mondo della notte) ha presentato a Roma un protocollo: i due punti cardine sono: entrata in discoteca solo di chi è vaccinato o ha fatto un tampone antigenico nelle 48 ore precedenti. Tra i maggiori sostenitori del protocollo c’è Franco Polato, presidente Fipe Silb Venezia. «Attendiamo l’ok – spiega Polato – nelle discoteche è impossibile garantire il distanziamento ma queste sono misure che garantiscono una riapertura in sicurezza e che possono salvare un comparto che è fermo da quasi un anno». Nelle più grandi discoteche del Venecomparti ziano l’organizzazione sarebbe a buon punto. «Davanti alle principali siamo pronti a collocare un triage dove nelle 48 ore precedenti i clienti potranno effettuare un tampone a 7-8 euro, prezzo possibile grazie a un accordo nazionale di Silb – precisa Polato - Per le minori che non possono collocare un triage prevederemo soluzioni ad hoc». Anche aziende di altri
sono pronte a vaccinare i dipendenti. Fincantieri ha già dato disponibilità all’Usl 3 a vaccinare autonomamente i lavoratori e nel sondaggio effettuato tra i dipendenti del Gruppo è emerso che 8 su 10 vogliono vaccinarsi a prescindere dal siero che verrà somministrato.
Intanto Usl 4 e Usl 3 proseguono con la campagna, focalizzata ora sui 60enni (l’Usl 4 ha somministrato ieri le prime dosi, la Serenissima è partita la scorsa settimana). Numeri alla mano, l’Usl 3 – come le altre aziende – non sta riscontrando la risposta sperata. Tra vaccinati e prenotati, ha raggiunto il 62,7 per cento degli 83 mila 60enni residenti e 6.200 finestre messe a disposizione per questa settimana non sono state prenotate. Sono stati invece raggiunti – sempre tra vaccinati e prenotati – il 76,5 per cento dei settantenni: ne mancano circa 16 mila, che sembrano però difficili da raggiungere (anche loro avrebbe potuto usufruire delle finestre). Se arrivasse l’input della Regione, la Serenissima allargherebbe subito la campagna ai 50enni: le forniture (domani sono attesi 24 mila Pfizer e per le prossime due settimane 7.800 Moderna) permettono di accelerare tanto che l’Usl 3, da ieri, tiene aperto il Pala Expo fino alle 22. Nell’hub vengono somministrate metà delle dosi giornaliere: domenica l’Usl 3 ne ha inoculate 4.900; oltre 2 mila al Pala Expo; da ieri il target è tornato a 6 mila. Ieri ci sono stati 136 nuovi casi e tre decessi.
"Polato Triage fuori dalle discoteche per fare tamponi