Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Vaccini al supermerca­to il pressing delle aziende per proteggere i dipendenti

Lidl sceglie il negozio, accordo di Veritas con villa Salus

- Matteo Riberto

VENEZIA Le imprese premono per entrare nella campagna vaccinale: c’è chi scrive all’Usl 3 per stringere i tempi, chi mette a disposizio­ne le sue sedi per la somministr­azione delle dosi, chi raccoglie le adesioni dei dipendenti. Dopo gli appelli delle categorie che operano nel turismo e la disponibil­ità ribadita da Fincantier­i – il Gruppo ha fatto un’indagine tra i suoi dipendenti e l’80 per cento si è detto pronto a vaccinarsi – si moltiplica­no le aziende in pressing per far vaccinare i lavoratori. In testa ci sono le partecipat­e. « Abbiamo scritto all’Usl 3 dando la nostra disponibil­ità ad entrare al più presto nella campagna vaccinale – fa sapere Actv – sarebbe fondamenta­le perché si metterebbe­ro in sicurezza lavoratori dei servizi essenziali che operano a stretto contatto con il pubblico». Le stesse motivazion­i muovono Veritas: all’inizio della campagna alcuni degli operatori dell’azienda erano stati vaccinati nell’Usl 4 ma poi le operazioni erano state interrotte a causa della revisione delle categorie prioritari­e. «Abbiamo aperto un canale dove i nostri dipendenti possono manifestar­e la loro intenzione di vaccinarsi e molti l’hanno già fatto – precisa Veritas - E’ poi in fase di definizion­e un accordo con Villa Sagoverno lus che, quando partirà la campagna, diventerà il nostro hub vaccinale. Auspichiam­o che si possa partire al più presto in modo da mettere in sicurezza tutti i nostri dipendenti».

Anche le imprese private mordono il freno e c’è già chi si sta organizzan­do per farsi trovare pronto non appena il

darà il via libera alle vaccinazio­ni aziendali. La San Benedetto, per esempio, ha già comunicato a Confindust­ria di essere pronta a mettere a disposizio­ne la sua sede di Scorzè come centro vaccinale. Anche la catena di supermerca­ti Lidl si sta muovendo. Come in tutta Italia, anche in Veneto sarebbe pronta ad aprire i suoi supermerca­ti e le sue strutture per vaccinare i propri collaborat­ori. La catena starebbe già selezionan­do quali centri del Veneziano sarebbero i più idonei ad ospitare la campagna.

Le imprese, per ora, dovranno però attendere perché le aziende sanitarie sono concentrat­e sulle categorie dei fragili, disabili, 70enni e 60enni. L’Usl 3, per ora, tra vaccinati e prenotati ha raggiunto il 70,4 per cento dei 70enni e il 64,6 per cento dei 60enni, fascia che sta rispondend­o alla chiamata al di sotto delle attese (diverse finestre vaccinali continuano a rimanere vuote). «Invito tutti i 60enni a prenotarsi il vaccino che ricordo salva la vita – ribadisce Giovanni Leoni, presidente dell’Ordine dei medici – è incredibil­e che ci sia una larga fetta che ancora aspetta. A oggi, con le fasce più anziane protette dal vaccino, l’età media nelle terapie intensive e sub-intensive si è abbassata e la fascia dei 60enni è quella più rappresent­ata». L’appello arriva anche dall’Usl 3 che ricorda che sul suo sito è possibile prenotare il vaccino anche dal proprio medico di base. «L’Azienda e i medici di famiglia stanno procedendo alla vaccinazio­ne delle stesse fasce d’età: over 60 e over 70 - precisa Stefano Vianello, direttore del distretto di Chioggia e referente della Serenissim­a per i medici di medicina generale - Oltre un terzo dei nostri medici ha già aderito al sistema di prenotazio­ne online e il numero sta salendo». Mentre il virus circola – ieri ci sono stati 112 nuovi casi e 4 decessi - gli ospedali procedono con la ripresa dell’attività ordinaria e con il recupero delle prestazion­i saltate a causa dell’emergenza. In 10 giorni l’Usl 4 è riuscita a recuperare tutte le oltre 1.200 prestazion­i arretrate.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy