Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Una rimonta da playoff
Grande reazione del Venezia, sotto di due gol riaggancia i toscani: a segno Maleh e Forte con un rigore molto contestato. Spareggi-promozione certi con griglia da definire
Al purgatorio e ritorno, con un finale da saloon. Non è il miglior Venezia della stagione, quello visto in vetrina all’Arena Garibaldi, questo è poco ma sicuro. Ma lo spirito di squadra che contraddistingue da tempo il cammino lagunare si traduce in un pareggio acciuffato per i capelli, quando ormai le speranze paiono spegnersi.
E il Venezia conquista così la matematica certezza dei playoff, con un rigore (contestatissimo dai pisani) a chiudere una partita ad alta tensione. Prima e soprattutto dopo il gol del pareggio dal dischetto di Francesco Forte, tanto nervosismo, giustificato dalla posta in palio molto elevata per entrambe le contendenti. Alla fine esce il 2-2, con una resa complessiva di squadra discreta e con una tendenza stagionale che, una volta tanto si ribalta. In tante occasioni i minuti finali erano stati fatali al Venezia, stavolta invece il punto da spareggi promozione arriva a un passo dalla sirena. Qualche sorpresa alla lettura delle formazioni: fuori Mazzocchi e dentro Ferrarini, ancora panchina per Taugourdeau e conferma per Crnigoj. Prima chance al 14’ per il Pisa, con il colpo di testa di Marin salvato sulla linea da Fiordilino. Lo spauracchio di giornata sono i due ex più o meno recenti, Davide Marsura e Michele Marconi. E, con il passare dei minuti i timori si trasformano in certezze: prima l’illusione del vantaggio, con un clamoroso palo colpito al 33’ da Dezi, poi ecco la doppia doccia gelata.
Al 36’ Vido sprinta sulla destra e viene steso da Ricci. Il contatto sembra piuttosto dubbio ma l’arbitro dopo qualche attimo di riflessione concede il calcio di rigore. Dal dischetto va Marconi e trasforma, con Mäenpää che tocca il pallone senza riuscire a respingerlo. Per il Venezia è una mazzata e per buona misura arriva pure il raddoppio al 43’: cross di Lisi, superbo colpo di tacco di Marconi che colpisce il palo, ma sulla respinta arriva Marsura che mette dentro. Il Venezia boccheggia
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ma inizio riprea il gol ci sarebbe: cross di Felicioli, Forte anticipa Lisi e di testa batte Gori ma il centravanti del Venezia, per una questione davvero di pochissimi centimetri, è in offside. Cambi a inizio ripresa, con Modolo costretto ad abbandonare il campo sostituito da Cremonesi, che va subito vicino al gol di testa. Fuori anche Dezi e dentro Di Mariano per il cambio di modulo. Di testa ci prova Ceccaroni, che vede la traiettoria alzarsi di poco sopra la traversa. Al 24’ il Pisa va a un passo dal terzo gol con Marsura, che trova la superba risposta di Mäenpää.
Al 32’ il match si riapre: Johnsen supera Lisi e crossa in mezzo per Forte. Gori respinge ma sulla sfera si avventa Maleh, subentrato solo una decina di minuti prima per
Crnigoj, che non ha difficoltà a mettere in rete. Finale all’assalto, con il rigore contestatissimo concesso da Amabile su cross di Ferrarini e tocco di schiena di Siega, con il pallone che, a prima vista, non sembra colpire la mano del centrocampista nerazzurro. Neppure i replay chiariscono del tutto e il penalty resta comunque confermato. Sul dischetto va Forte, che non sbaglia, segna il suo quattordicesimo gol in campionato e scolpisce il 2-2. Al Pisa, riacciuffato sul traguardo, saltano i nervi e Gucher si fa cacciare. Istanti finali all’insegna della tensione generale, poi arriva il triplice fischio. E, alla resa dei conti, il Venezia si scopre felice. Missione compiuta, in un modo o nell’altro.