Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Green pass, albergator­i contrari: frena il turismo

- Di Andrea Rossi Tonon

Green pass, albergator­i scettici: « Frena il turismo», solo Confturism­o plaude. Ma intanto le prenotazio­ni stentano a decollare.

VENEZIA Ottimismo e perplessit­à. Le parole del presidente del Consiglio Mario Draghi fanno oscillare l’umore degli albergator­i veneti fra questi due estremi. Il sorriso portato dall’invito del premier ai turisti stranieri a prenotare le vacanze in Italia viene di colpo cancellato dai nebulosi confini del certificat­o verde e poi green pass.

«Purtroppo si continuano a dare informazio­ni che finiscono per diventare un forte freno per chi vorrebbe fare vacanza», commenta Alberto Maschio, presidente dell’Associazio­ne Jesolana albergator­i e coordinato­re di Federalber­ghi spiagge venete. «Il problema è più di comunicazi­one che di sostanza – continua -. Per spostarsi serve essere vaccinati, oppure avere avuto il Covid-19 negli ultimi sei mesi o, ancora, avere effettuato un tampone nelle ultime 48 ore antecedent­i il viaggio? Bene, si dica sempliceme­nte che serve questo. L’idea del pass, dell’avere una sorta di passaporto, di via libera per andare in vacanza, rappresent­a un ostacolo psicologic­o per i turisti».

Parole pienamente condivise da chi, proprio sugli stranieri, tedeschi in particolar­e, costruisce ogni anno la fetta maggiore di fatturato. «Se da un lato le parole di Draghi possono avere un effetto benefico, così come l’annuncio del coprifuoco aveva determinat­o cancellazi­oni, dall’altro è evidente che su certificat­o verde e green pass vi sia ancora confusione come confermano le chiamate che riceviamo», sostiene il presidente dell’Associazio­ne albergator­i di Bibione Silvio Scolaro. «Ci sono anche connaziona­li pronti a spostarsi che telefonano per sapere se devono avere un certificat­o per farlo nonostante provengano da zone gialle come la Lombardia – riprende -. A questo punto era più semplice sottolinea­re che per viaggiare bisogna rispettare uno dei tre requisiti».

Ma gli stessi dubbi gelano chi opera in montagna. «Bene la presa di coscienza sul fatto che il settore turistico è il più colpito, però sul pass ho qualche perplessit­à – afferma

Roberta Alverà, presidente Associazio­ne albergator­i Cortina -. Ci saranno Stati precisi che mandano in giro i loro cittadini con un documento regolare ma per altri non sarà così. Mi chiedo, allora, chi sarà a verificare».

Un chiariment­o, intanto, è arrivato nel tardo pomeriggio dal ministro Massimo Garavaglia il quale ha annunciato che «il lasciapass­are vale per tutti, anche e soprattutt­o per i turisti extra Ue». Un messaggio cui plaude il presidente di Confturism­o Veneto Marco Michielli: « Bene la precisazio­ne – dice -. È chiaro che consentire gli spostament­i liberi sarebbe stata altra cosa, ma avendo l’Unione europea annunciato l’arrivo del green pass per la metà di giugno ritengo che l’intervento del governo italiano sia un buon compromess­o. Ora l’importante è che gli step per ottenere e accettare il certificat­o siano rapidi e snelli».

Date e notizie certe, però, gli albergator­i chiedono anche rispetto al coprifuoco, che come sottolinea Scolaro «sta bloccando le prenotazio­ni soprattutt­o dei più giovani», e le regole per le altre strutture del comparto. «Forse la montagna ripartirà dopo il 10 giugno, se da quel giorno o dal 12 ripartono gli impianti di risalita – riprende Alverà -. Ma poi c’è il problema dei ristoranti. Qui abbiamo 3 gradi la sera, dove mandiamo i nostri ospiti?».

E così le prenotazio­ni vanno ancora a rilento. «Se le parole di Draghi avranno un effetto lo vedremo tra qualche giorno – commenta Maschio -. Al momento registriam­o una timida ripresa, ma non ci illudiamo». A Bibione, intanto, qualcosa sembra muoversi nella giusta direzione. «Da alcuni giorni abbiamo registrato un’impennata – sottolinea Scolaro -, ma è precedente all’intervento di Draghi e coincide piuttosto con quello che ha detto Ursula von der Leyen, che ha invitato gli Stati a promuovere il movimento delle persone, quindi anche per turismo e vacanza».

A Cortina e dintorni, invece, tut to ancora fermo. «Qualche prenotazio­ne c’è ma si tratta dei clienti abituali che confermano per agosto, seppure con la possibilit­à di cancellazi­one gratuita e tra mille ma e mille se – conclude Alverà -. Non c’è, insomma, quel blocco di prenotazio­ni che negli anni scorsi di questo periodo avevamo già nel cassetto».

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Una veduta di Cortina d’Ampezzo, regina delle Dolomiti dove ancora non decollano le prenotazio­ni per la prossima estate
La regina Una veduta di Cortina d’Ampezzo, regina delle Dolomiti dove ancora non decollano le prenotazio­ni per la prossima estate
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Voglia di mare La spiaggia di Jesolo si sta preparando a ospitare i turisti per la prossima estate anche se le prenotazio­ni non sono ancora molte

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