Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Insulti a Zaia, clochard denunciato
Scritte sui motoscafi della Regione, sull’ambulatorio e per terra in piazzale Roma
VENEZIA Sui marciapiedi della Cittadella della giustizia, in fondamenta, all’ingresso dell’ambulatorio dei vaccini, persino sui motoscafi della Regione. Ieri mattina, nelle prime ore della giornata, piazzal e Roma s i è s ve g l i a t a ricoperta di insulti in vernice rossa contro il governatore Luca Zaia, il procuratore capo Bruno Cherchi e il parlamentare Pd Nicola Pellicani. Autore del gesto il senzatetto Pasquale Aita, presenza fissa in piazzale, che è stato denunciato.
VENEZIA Sui marciapiedi della Cittadella della giustizia, in fondamenta, all’ingresso dello spazio dove vengono fatti i vaccini, persino sui taxi della Regione che i consiglieri usano ogni mattina per raggiungere palazzo Ferro Fini. Ieri mattina, nelle prime ore della giornata, piazzale Roma si è svegliata ricoperta di scritte ingiuriose, insulti in vernice rossa contro il governatore Luca Zaia, contro il procuratore capo, contro il parlamentare in quota Pd Nicola Pellicani. Autore del gesto il senzatetto Pasquale Aita, una presenza fissa nel terminal automobilistico lagunare, che già in passato era stato protagonista di piccoli e grandi scontri con le autorità: se anni fa lo si vedeva cantare in fondamenta Santa Chiara, davanti agli imbarcaderi Actv, poi era stato costretto a spostarsi sul marciapiede che costeggia il garage comunale, quasi a ridosso della postazione dei carabinieri, e infine proprio davanti al tribunale, dove per mesi si poteva vedere anche il carrello con tutte le sue cose.
Solo un mese fa, il 9 aprile, Aita era stato obbligato a tenersi ad almeno trecento metri di distanza dalla cittadella della giustizia, un provvedimento che era stato conseguenza di un diverbio avuto dal clochard proprio alle porte dello stabile, dove si era accapigliato con un magistrato intervenuto in difesa di uno straniero insultato da Aita. In mezzo, un altro episodio simile a quello di ieri: il senzatetto aveva messo mano a una bomboletta spray e imbrattato muri e marciapiedi con scritte ingiuriose nei confronti del sindaco Luigi Brugnaro. Ieri il gesto di Aita è stato visto in diretta dagli agenti della polizia locale che sorvegliavano i monitor collegati a piazzale Roma, che hanno poi fornito tutte le indicazioni del caso ai carabinieri. Anche così, le segnalazioni alle forze dell’ordine sono fioccate fin dalle prime luci del mattino: hanno chiamato avvocati e magistrati, volontari della Croce verde, consiglieri regionali, anche le persone che si erano dirette alle sede di piazzale Roma (ex banca di Sondrio) dove vengono inoculati i vaccini, tutti quelli che, per andare al lavoro, si sono visti davanti le frasi di protesta del senzatetto, che tra insulti generici e attacchi ad personam ricoprivano persino le rampe di accesso al centro vaccinale, oltre che le fiancate in legno cerato e i tendalini bianchi dei taxi della Regione. «Procura libera: sì, procuratore in carcere: sì, e anche Pellicani», si leggeva sul lastricato del tribunale. Per le barche della Regione Veneto, invece, sono stati riservati insulti più coloriti e volgari, contro Zaia ma generici «tossici» e «satanisti » . Pasquale Aita è stato quindi nuovamente fermato, identificato e denunciato.
L’episodio ha suscitato l’indignazione e la preoccupazione di molti, i consiglieri regionali della lista Zaia Roberta Vianello e Gabriele Michieletto, che prima di conoscere l’autore del gesto hanno anche ipotizzato una «spedizione punitiva» di matrice politica, oltre che vandalica, hanno etichettato il vandalismo come un atto «da vigliacchi, che comporta un danno per tutti i cittadini», mentre il parlamentare democratico Nicola Pellicani — bersaglio di alcuni degli insulti tracciati sui muri — ha definito l’accaduto come «preoccupante».