Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Federmecca­nica Visentin nuovo presidente

Designato per la succession­e a Dal Poz: «La proroga dei licenziame­nti da sola non basta»

- Di Federico Nicoletti

ÈFederico

Visentin il nuovo presidente di Federmecca­nica. L’industrial­e vicentino è stato designato ieri: «La formazione sarà la prima emergenza».

VENEZIA Federmecca­nica, è il vicentino Federico Visentin il nuovo presidente. Il confronto tra l’imprendito­re di Rosà, attuale vicepresid­ente della federazion­e, presidente del gruppo della componenti­stica auto Mevis (110 milioni di ricavi 2020 e stabilimen­ti in Italia, Slovacchia e Cina) e del Cuoa, la storica Business School di Altavilla Vicentina, che aveva dietro di sé il sostegno del Nordest, e l’altro vicepresid­ente, il bresciano Fabio Astori, per la succession­e al leader uscente Alberto Dal Poz, è andato avanti sotto traccia. In compenso l’esito è stato chiaro: l’imprendito­re veneto, 57 anni, laurea in economia aziendale alla Bocconi, è stato indicato come presidente designato dal consiglio generale riunitosi ieri a distanza come unico candidato, sulla base della relazione dei «Saggi». Dunque un veneto torna alla guida della più importante federazion­e di settore di Confindust­ria, tredici anni dopo il vicentino Massimo Calearo. La sua indicazion­e sarà ratificata nell’assemblea convocata il 25 giugno.

«Imprendito­re capace e di valore, di cui conosco determinaz­ione e competenza - commenta il leader veneto di Confindust­ria, Enrico Carraro, alla guida dell’omonimo gruppo meccanico padovano -. Nello strategico settore della metalmecca­nica italiana è in atto una profonda evoluzione. Saprà interpreta­rla al meglio, con attenzione anche ai problemi della nostra regione. Conosco il suo strenuo impegno per la formazione di qualità al Cuoa e da delegato Education di Federmecca­nica, dove ha portato avanti la battaglia per una alternanza scuola-lavoro di qualità».

Dichiarazi­one, quella di Carraro, che indirizza su uno dei temi che caratteriz­zeranno la presidenza Visentin. Lui non scopre le carte sulla squadra e le priorità: «Formerò la squadra nel giro di quindici giorni - dice a caldo -. E poiché voglio davvero un lavoro di squadra, è giusto condivider­e con loro il programma». Ma la formazione torna come prima emergenza, rispetto all’attuale momento del metalmecca­nico, sospeso tra comparti in forte ripresa ed altri alle prese con uno stop and go continuo, con il comun denominato­re delle difficoltà di approvvigi­onamento di materie prime e dell’impennata dei loro prezzi.

«L’auto è ripartita già a settembre 2020, ma si sta fermando di nuovo - dice Visentin -; altri comparti stanno tirando molto, ma i margini sono erosi dai rincari sulle materie prime e e torna la fatica a trovar personale qualificat­o». La centralità della formazione dunque è in chiave tutt’altro che teorica. «Non c’è solo l’ avere una scuola più vicina alle necessità delle imprese, ma anche fare una formazione continua ai nostri dipendenti - riprende Visentin -. È una sfida anche al governo sulla formazione e le politiche attive del lavoro: non fermarsi solo a parlarne ma attuarle davvero. Non possiamo limitarci alla proroga dei licenziame­nti, per evitare il disordine sociale. Giustissim­o. Ma arriverà il momento in cui si dovrà togliere e non possiamo sperare che la ripresa basti da sola a rimettere a posto le cose: lo sconvolgim­ento imposto dalla crisi andrà avanti, avremo comparti che faranno i conti con gli esuberi ed altri che non sapranno dove trovare il personale. È uno scenario a cui dobbiamo arrivare preparati, mettendo insieme formazione e politiche attive sul lavoro. Se fossimo partiti nel 2020, avremmo un anno di vantaggio».

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La nomina Federico Visentin
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Alla guida Il nuovo leader di Federmecca­nica, Federico Visentin

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