Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«Mose, Orsoni ricevette fondi irregolari»
Dal punto di vista penale non cambia nulla: resta non condannato a causa della prescrizione. Ma da quello dell’immagine, sì: perché l’ex sindaco Giorgio Orsoni, accusato dai pm lagunari Stefano Ancilotto e Stefano Buccini di aver ricevuto finanziamenti illeciti per la campagna elettorale del 2010 da Giovanni Mazzacurati, «doge» del Consorzio Venezia Nuova, non è riuscito a convincere la Cassazione che quel reato non poteva essere contestato a un candidato sindaco, in quanto figura non prevista dalla legge. Ma per i giudici questo sarebbe illogico. «Orsoni sapeva che era automaticamente candidato alla carica di consigliere comunale e dunque non poteva ricevere in tale veste finanziamenti», scrivono i giudici nelle motivazioni depositate nei giorni scorsi. Già il tribunale aveva ritenuto provate le dazioni per circa 250 mila euro in contanti a Orsoni da Federico Sutto, segretario di Mazzacurati, che lo aveva confermato in aula. Ma dato che erano state fatte tra gennaio e marzo del 2010, quando ci fu la sentenza a settembre 2017 si erano appena prescritte. (a. zo.)