Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Palazzo Donà, sospeso il decreto ingiuntivo «Ora il pignoramento sarà revocato»
Il primo round l’aveva vinto la trevigiana Falc Immobiliare: il tribunale di Firenze aveva infatti emesso in via d’urgenza un decreto ingiuntivo per un contestato credito di 135 mila euro nei confronti della Grandeur Oxley del magnate di Singapore Kwong Ching Chiat, proprietaria di Palazzo Donà, ex sede comunale che a breve riaprirà come albergo da 24 stanze; e proprio sulla base di questo, la Falc era partita con un pignoramento sull’immobile. Ieri però un altro giudice fiorentino, dopo che la Grandeur ha presentato le proprie controdeduzioni, ha deciso di sospendere quel decreto ingiuntivo, dato che a Treviso è in corso una causa civile avviata dalla società di Ching per vietare all’immobiliare di pubblicizzare la vendita del palazzo: e proprio il magnate, di fronte al giudice, ha disconosciuto la sua firma sul contratto. Il giudice ha «valutato negativamente» la condotta della Falc che non aveva riferito dell’altra causa. «Ora il pignoramento dovrà essere revocato», dice l’uomo di Ching in Italia, Luis Lotti. La controparte invece è convinta che il vincolo resterà e punta a dimostrare che il contratto c’era. (a. zo.)