Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Risale l’Rt: «A un passo dall’arancione»
Il Veneto potrebbe restare in giallo, ma la Regione lancia l’allerta. Indice a 0,95, Lanzarin: dato che preoccupa
Vigilia d’apprensione per la decisione del venerdì sulle fasce. Il Veneto vanta indicatori in costante calo, quindi molto buoni. Tranne uno: l’Rt, infatti, un po’ come in tutta Italia, ha ripreso a salire ed ora è a 0,95. «A un passo dalla fascia arancione» ammonisce l’assessore regionale Lanzarin. Di fatto si dovrebbe restare in giallo. Galoppa la campagna vaccinale che anche ieri ha superato quota 42 mila dosi e, a giorni, conferma Lanzarin, si partirà con i cinquantenni.
VENEZIA Il «giorno del giudizio», si sa, cade di venerdì, giornata in cui Roma sancisce il «colore» di ogni regione. Se il dibattito pubblico è occupato in larga parte, ormai, dalla lotta al coprifuoco e dalle riaperture più estese, i numeri sono sempre lì, a inchiodare i territori alla verità del virus. Il Veneto che, pure, resta con uno «scenario di rischio basso», leggasi «giallo», deve fare i conti con un Rt tutt’altro che rassicurante: 0,95. A un soffio dall’1 che fa scattare la zona arancione.
Un campanello d’allarme da non sottovalutare. Anche se, va detto, tutti gli altri indicatori che pesano sulla decisione finale delle fasce sono buoni. Anzi, molto buoni.
Uno su tutti: l’indice di contagio che si calcola sui positivi «scovati» ogni 100 mila abitanti. In Veneto è a 97. Giova ricordare che la soglia di svolta è 250, quella che pochi mesi fa decretava la chiusura di una scuola per intenderci.Sono le anticipazioni del servizio di Prevenzione della Regione in vista della cabina di regia di oggi illustrate ieri dall’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin che va giù piatta: «L’indice di contagio è buono ma l’Rt a 0,95 è a un passo dalla fascia arancione. È un dato che ci preoccupa, al quale dobbiamo porre la dovuta attenzione, perché riguarda i comportamenti di ciascuno, e richiama alla necessità del rispetto delle regole
"Lanzarin/1 L’Rt è un dato che ci preoccupa e a cui ciascuno di noi deve porre la dovuta attenzione
le: mascherina, distanziamento, disinfezione delle mani». Al punto stampa (senza il presidente Luca Zaia, impegnato con gli altri governatori) c’era anche Giorgio Palù, presidente di Aifa, che ha sottolineato come l’Rt rispecchi dati risalenti a dieci giorni prima e che il Veneto sia considerato, al momento, in uno «scenario di rischio basso». Eppure. Eppure la guardia va tenuta alta perché nel panorama europeo l’Italia, e il Veneto non fa eccezione, è ancora in una fase intermedia. A rendere consistenti le speranze di restare in fascia gialla, poi, ci sono i parametri relativi all’occupazione ospedaliera, pari al 15%, sia per le aree non critiche degli ospedali, sia per
"Lanzarin/2 Faccio un appello ai sessantenni non ancora vaccinati, fatelo. A giorni inizieremo con i cinquantenni
terapie intensive (la cui soglia critica è, rispettivamente, 40 e 30%). Dai numeri dell’ultimo bollettino, si registrano altri 11 decessi nelle ultime 24 ore ma un -303 sugli attualmente positivi, -53 per i ricoveri in area non critica e -5 in intensiva.
Quasi superfluo, poi, ricordare come la chiave di volta resti la campagna vaccinale. Le forniture sempre più corpose di fiale non vanno sprecate. Mercoledì, ultimo dato consolidato, in Veneto si sono inoculate 42.686 dosi, superiori al target indicato dal commissario Figliuolo che ne ha indicato 40.750 di minimo e che portano il totale, da inizio campagna, a 1.879.324, l’85,5% di quelle consegnate nella Regione. I veneti che hanno già concluso il ciclo di immunizzazione sono 555.183 (11,4% della popolazione). Il 26,4% (1.289.401) ha invece ricevuto almeno una dose. La fascia di popolazione che ha maggior copertura (con almeno una dose ricevuta), è quella degli over 80, con il 96,2%, seguita da quella 7079 anni (77,2%), e dalla 60-69 (42,3%). La macchina ha preso velocità e Lanzarin conferma che l’apertura delle prenotazioni anche per la fascia 50-59 anni è ormai imminente «questione di giorni». «Lancio un nuovo appello ai cittadini della fascia d’età 60-69 anni a prenotarsi entro il 19 maggio. Anche se la possibilità rimarrà sempre aperta in