Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Zaia in giunta dovrebbe avere un azzurro»

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«Zaia è uno bravo, pragmatico, ma al di là dei numeri, dovrebbe avere un assessore di Forza Italia nella sua giunta» dice il vice presidente del Ppe, l’azzurro Antonio Tajani durante il suo tour in Veneto.

«Se proprio dovessi fare un appunto al presidente del Veneto Luca Zaia, gli direi che avrebbe dovuto scegliere anche un assessore di Forza Italia e, comunque, non è tardi». Antonio Tajani, vice presidente del Ppe e coordinato­re di Forza Italia cala in Veneto per un tour de force sui territori accompagna­to da Michele Zuin, assessore veneziano e coordinato­re regionale del partito. L’ex Veneto «bianco» va riconquist­ato dopo i risultati al lumicino delle ultime tornate elettorali.

Come ha ritrovato il Veneto dopo oltre un anno di pandemia?

«L’effetto a catena dell’emergenza sanitaria è evidente. Penso alle imprese che soffrono e su cui dobbiamo dare un segnale forte con la pace fiscale, l’abolizione dell’Irap,la sburocrati­zzazione e niente patrimonia­le. Poi alcuni settori da risarcire in modo particolar­e, per noi il prossimo dl Sostegni deve dare 8 dei 40 miliardi alle imprese che hanno sofferto di più, bar, ristoranti, parrucchie­ri, estetiste, mondo dello sport. E poi il turismo. Bisognerà lavorare con il Recovery plan sulle grandi infrastrut­ture necessarie anche qui. Penso all’alta velocità in primis perché le autostrade del Nordest sono sature».

A proposito di pandemie, il professor Palù punta a un centro di ricerca internazio­nale a Venezia, che ne pensa?

«Venezia è una grande città ma, a ridosso della Festa dell’Europa del 9 maggio, sottolineo che servono azioni europee».

Tornando al Veneto, che ne pensa della bufera scatenata dall’inchiesta di Report sulla gestione della seconda ondata?

«Non vedo Report. Ciò detto, il Veneto ha agito bene di fronte a una pandemia che nessuno conosceva, pur essendo stata una regione colpita in modo particolar­e visto che è cominciato tutto qui. Zaia è una persona che stimo, è bravo. Abbiamo lavorato assieme sui fondi per l’alluvione».

Però, diceva, sulla nuova giunta...

«Sì, se fossi stato in lui avrei dato un assessorat­o a Forza Italia visto che lui ha fatto il ministro con Berlusconi... A volte non è una questione di numeri, FI garantisce equilibrio».

Ecco, sui numeri, però, FI non ha certo brillato alle ultime elezioni...

«C’è un lento recupero, studi demoscopic­i recenti parlano di un trend in crescita e di un nuovo elettorato fra i 35 e 45 anni. La pandemia ha evidenziat­o una forza seria, pragmatica che non ha fatto polemiche come FI che è stata madrina del governo di unità nazionale. Siamo stati gli unici a proporre un Recovery plan e un piano vaccini in larga parte ripreso, incluso l’obiettivo delle 500 mila dosi al giorno. Io sono qui per dare proprio un segnale di fiducia alla classe dirigente veneta. Il Veneto è tradiziona­lmente democristi­ano, garantista, riformista, credo ci sia bisogno di noi in Veneto». ( m.za.)

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In Europa Antonio Tajani, Forza Italia, è vicepresid­ente del Partito Popolare Europeo e coordinato­re del partito

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