Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Derby da battaglia, gara 1 all’Umana

Finale scudetto, primo atto equilibrat­o e difese ferree: decisivo l’allungo reyerino nell’ultimo quarto

- Matteo Valente

Va alla Reyer Venezia il primo atto di una finale scudetto che è iniziata rispettand­o le attese della vigilia. Le alte aspettativ­e hanno trovato conferma in gara 1 della sfida che mette in palio il tricolore, tra le due formazioni che fin qui hanno dominato in Italia, dividendos­i Supercoppa e Coppa Italia.

Non è stato un basket spettacolo, sia chiaro, quello andato in scena ieri al Taliercio, ma l’intensità e l’energia con cui le due squadre si sono sfidate per 40 minuti hanno confermato come questa finale scudetto sarà una vera e propria battaglia sportiva. La prima contesa l’ha vinta Venezia, con merito, nonostante le veneziane si siano presentate alla palla a due con la peggior notizia possibile dell’ultima ora: l’assenza per un risentimen­to muscolare di Anderson, una delle tante stelle dei due roster. Un’assenza, quella dell’esterna di Ticchi, che Schio non ha saputo sfruttare, se non nella parte iniziale della gara quando grazie alla serata eccellente dell’ex Sottana è riuscita per due volte a volare via: sul 20-28 però qualcosa si blocca nel gioco scledense e si accende invece in quello orogranata, che dopo essersi scrollata di dosso emozioni e paure riesce ad alzare i giri del motore. È una Reyer che si aggrappa al talento delle sue lunghe per non far scappare il Famila e così proprio da Petronyte, Howard e Bestagno arriva il cambio di passo che cambia faccia alla sfida prima dell’intervallo.

Schio non riesce a contenere l’energia di Venezia che, sia in difesa che in attacco, inizia a fare la voce grossa, dominando a rimbalzo e trovando il break che permette di arrivare al 39-34 sulla seconda sirena. La lotta sotto le plance sarà una delle chiavi del successo orogranata, con numeri che sono una sentenza (56-38 il conto dei rimbalzi alla fine) e che serviranno a Pierre Vincent per preparare al meglio la prossima sfida, in programma domani ancora al Taliercio. Il meglio la partita lo riserva nela ripresa, con Venezia che prova a scappare ispirata dalle triple di Pan, prima del rientro di Schio che, con Gruda e una difesa aggressiva, incanala la sfida sui binari del perfetto equilibrio. Sul parquet nessuna delle due squadre si risparmia, volano anche colpi duri che fanno alzare il tasso di nervosismo e tensione, rendendo la palla sempre più pesante, possesso dopo possesso. O almeno così è fino a cinque minuti dalla fine, quando Venezia ritrova lo smalto offensivo che aveva caratteriz­zato il parziale del secondo quarto: Howard non fa più passare nulla in difesa, e in attacco Carangelo e Pan scaldano le mani per il 67-58 che di fatto costringe Schio a quella che è una resa, ma solo per questa sfida.

Alla fine il risultato diventa fin troppo pesante per Schio, ma da qui all’ultima palla di questa finale, ci sarà grande equilibrio in una serie che si preannunci­a frizzante. Domani c’è gara 2, se non è già un bivio poco ci manca.

 ??  ?? Serie finale Vittoria in gara 1 per la Reyer: Petronyte attacca il ferro sulla difesa di Andrè (foto Ciamillo)
Serie finale Vittoria in gara 1 per la Reyer: Petronyte attacca il ferro sulla difesa di Andrè (foto Ciamillo)

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