Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Aprono i primi laboratori Long Covid «Cure a chi ha sintomi a distanza di mesi»
VERONA C’è chi lamenta dolori articolari, mal di schiena, chi una stanchezza che non l’abbandona mai, chi difficoltà nel praticare attività sportiva che «prima» non rappresentava minimamente un problema. Ma ci sono anche quelli che non sentono odori o sapori da mesi o li avvertono in maniera pesantemente alterata. Il «long Covid» è una realtà descritta ormai da tempo e, ora che si è ridotta l’emergenza con gli acuti, la sanità pubblica si sta attivando per prendere in carico quel variegato (e numeroso) gruppo di pazienti alle prese con sintomi a distanza di mesi dal tampone positivo. Tutte le Usl venete stanno pensando ad ambulatori dedicati, la Scaligera lo ha individuato in quello di reumatologia dell’ospedale Fracastoro di San Bonifacio, diretto dalla dottoressa Sara Lombardi. «Abbiamo già visitato alcuni pazienti — spiega — ma partiremo in modo sistematico nei prossimi giorni, grazie alla comunicazione che è stata fatta ai medici di medicina generale. Non ci occuperemo solo di reumatologia, che pure è l’ambito che vede il maggior numero di problematiche legate al postCovid, ma anche di sintomatologie legate alla neurologia o a problemi psicologici come l’ansia e la depressione. Molte persone positive al Covid, inoltre, hanno avuto una diagnosi di fibromialgia, lamentando dolori diffusi in diverse parti del corpo, molti altri sono preoccupati perché la loro percezione degli odori è completamente cambiata se non assente». L’avvio del laboratorio segna una nuova fase nella lotta clinica al Covid. Fase che potrebbe vedere cambiamenti anche sull’organizzazione ospedaliera, archiviando, casi permettendo, l’«assetto di guerra» che perdura da ottobre 2020. Del resto, da settimane, il numero dei ricoverati scende, anche se molto lentamente: gli ultimi dati parlano di 263 pazienti in ospedale (di cui 43 in terapia intensiva) con diagnosi da Covid 19.