Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
L’azienda in fallimento e la casa pignorata Stella si toglie la vita
Azienda in fallimento e casa pignorata imprenditore suicida
FARRA DI SOLIGO Negli ultimi dieci anni aveva visto il suo mondo crollare pezzo dopo pezzo. E Giulio Stella non ha retto il peso di veder svanire tutto quello che aveva costruito. Per questo il 77enne imprenditore del settore del legno ieri mattina avrebbe deciso di togliersi la vita.
La miccia Una raccomandata gli aveva appena annunciato che doveva lasciare la villetta
Nel Trevigiano
Viveva con la compagna a Farra ed aveva un contenzioso con l’ex moglie
FARRA DI SOLIGO Negli ultimi dieci anni aveva visto il suo mondo crollare pezzo dopo pezzo. E Giulio Stella non ha retto il peso di veder svanire tutto quello che aveva costruito in una vita di lavoro e sacrifici. L’ultima batosta il pignoramento della sua casa e l’intimazione a lasciarla entro poco tempo.
Per questo il 77enne imprenditore del settore del legno, fondatore delle Industrie Giulio Stella di Farra di Soligo, ieri mattina avrebbe deciso di togliersi la vita. Lo ha fatto in mezzo agli ulivi che circondavano quella casa che, come disposto da un giudice, presto avrebbe dovuto lasciare. Una tragedia provocata da una disperazione silenziosa, la cui portata neppure le persone più care erano riuscite a comprendere. A portarlo al gesto estremo sarebbe stato il dolore per aver visto andare in fumo tutto quello che aveva costruito.
La casa, assegnata all’ex moglie in seguito a una controversa causa di separazione. Ma anche il fallimento e la successiva bancarotta della sua azienda, che hanno fatto finire a processo il figlio Ricciar al quale l’aveva venduta. Un peso che il 77enne ha portato per molti anni, fino a ieri mattina quando non ce l’ha fatta più. Intorno alle 9, la compagna Laura con la quale viveva nella frazione di San Gallo, si è accorta che era uscito dall’abitazione ed è andata a cercarlo
. La villetta, che l’imprenditore aveva ereditato dal padre e aveva ristrutturato, è circonda da ulivi che lui stesso aveva piantato e che coltivava con passione. La compagna lo ha cercato nel ricovero attrezzi dell’uliveto, facendo la tragica scoperta. Il 77enne si era tolto la vita impiccandosi. A nulla è valsa la richiesta di aiuto al Suem 118. Al loro arrivo i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri che hanno informato la procura di Treviso.
Il gesto estremo ha seguito di poche ore l’arrivo di una lettera raccomandata, in cui vi era l’intimazione a consegnare le chiavi dell’abitazione. La casa è infatti stata pignorata e assegnata all’ex moglie dalla quale l’imprenditore si era separato nel 2008. Stella sapeva che prima o poi sarebbe successo, ma giovedì quell’angoscia è diventata una terribile realtà.
Il 77enne e la compagna avrebbero dovuto andarsene a breve. E questo lo ha sconvolto. Tanto da chiamare subito il sindaco di Farra, Mattia Perencin, tra i primi ad arrivare ieri sul luogo della tragedia: «Giulio era un grande amico. Un imprenditore stimato e una persona buona. L’ho sentito giovedì pomeriggio e avevo capito che era molto preoccupato. Ma non avrei mai immaginato che si sarebbe arrivati a questo terribile epilogo».
Giulio Stella aveva fondato quasi 40 anni fa l’azienda di profili in legno, tra i primi a produrre battiscopa per le scale e, con gli scarti di lavorazione, il pellet per le stufe. Un’azienda famigliare che il 77enne, anche insieme alla figlia Micaela, aveva fatto crescere tanto da aprire una sede, oltre che a Soligo, anche a San Giorgio di Nogaro ( provincia di Udine). Un lavoro che non gli aveva impedito di mettersi al servizio della comunità. E’ stato per molti anni presidente dell’istituto per anziani Bon Bozzolla di Soligo. Impegnato nel gruppo Alpini e nella Pro Loco locale. Nel 2008 la decisione di cederla al figlio Ricciar che non è riuscito però a migliorare la situazione. La crisi del settore ha messo in ginocchio l’azienda. Tre anni dopo erano arrivati il fallimento e l’accusa di bancarotta fraudolenta per il figlio. Un declino costante, con gli stabilimenti all’asta e quell’impero costruito con fatica che si è sciolto pezzo dopo pezzo.
Gli era rimasto un unico punto fermo, quella casa dove viveva con la compagna. Che giovedì ha capito di aver perso definitivamente.