Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Contato rivede il piano delle alienazioni per i sanitari
L’Usl 3 valuta di fermare le alienazioni di alcuni suoi immobili per destinare alloggi ai sanitari e tamponare l’esodo di personale da Venezia, denunciato anche pochi giorni fa dal dottor Giovanni Leoni, segretario di Cimo Veneto. «Riteniamo positivo che dopo tanti anni il nuovo direttore generale abbia ascoltato i numerosi appelli della Cgil ad aprire un confronto sui lavoratori della sanità veneziana», sottolinea Daniele Giordano della Cgil, Daniele Tronco del sindacato pensionati e Marco Busato della Funzione Pubblica. Al tavolo verrà affrontato il nodo dei trasporti a quello della mancanza di alloggi che penalizza i medici che non risiedono in centro storico. I disagi spingono sempre più medici a lavorare al Civile solo per un periodo limitato. E così le carenze di organico si aggravano. «Serve una sinergia tra tutti gli attori pubblici: ad esempio le case che l’Ipav sta mettendo sul mercato degli affitti potrebbero essere in parte dedicate a personale che vuole lavorare a Venezia», sottolinea la Cgil che aggiunge di essere soddisfatta che il «direttore generale dell’Usl 3 dichiari il blocco dell’alienazione dei beni immobili dell’azienda - avviata dall’ex direttore Dal Ben per fare cassa - per riconvertirli per i dipendenti». Nel 2017, la Serenissima aveva chiesto di poter vendere centinaio di proprietà e a gennaio del 2020 ne aveva messe sul mercato 22, per 8,7 milioni. Contato sembra intenzionato a rivedere i piani. «La direzione sta compiendo un’analisi in merito alle modalità con cui favorire l’accessibilità del Civile per i medici e gli operatori sanitari – fa sapere l’Usl 3 - dentro questa analisi si collocano nuove opportunità riferite ai trasporti, ai parcheggi e alla residenzialità. La direzione sta analizzando anche le opportunità offerte dal patrimonio immobiliare dell’Azienda». (m.ri.)