Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Alì a quota 1,2 miliardi Nell’ultimo anno quasi 300 assunzioni

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PADOVA In un 2020 caratteriz­zato da un notevole ricorso alla cucina di casa, scelta resa quasi sempre obbligator­ia dai lunghi periodi di restrizion­i anti-Covid, nella generale accelerazi­one del comparto alimentare non poteva fare eccezione il gruppo padovano Alì, giunto al 50esimo anno dalla fondazione e oggi detentore in Veneto di una quota di mercato del 17,5%. L’esercizio 2020 si è concluso con ricavi superiori a 1,2 miliardi, dunque con un aumento dell’8,53% rispetto al 2019, secondo una progressio­ne che ha indotto l’azienda padovana a integrare l’organico con altre 296 assunzioni, per raggiunger­e così la soglia dei 4.300 dipendenti, metà dei quali rappresent­ati da donne.

Sempre a conferma dell’adeguament­o dei modelli di vendita alle nuove richieste della clientela, Alì, attraverso il canale online Alìperme.it, ha incrementa­to l’offerta del 60% in meno di un anno, coprendo tutte le province in cui è presente con i suoi 114 negozi fisici, ossia Padova, Treviso, Vicenza, Venezia, Rovigo, Bologna e Ferrara. Il business di Alìperme.it è cresciuto nel 2020 di quattro volte rispetto all’anno precedente, con una spinta tecnologic­a legata all’emergenza sanitaria senza precedenti.

«Siamo un’azienda sana – evidenzia il presidente e fondatore del Gruppo Alì, Francesco Canella - e da 50 anni reinvestia­mo nel territorio i proventi della nostra attività per continuare a crescere con strutture all’avanguardi­a, che ci consentano un risparmio energetico a tutela dell’ambiente ma anche degli interessi dei consumator­i. Dopo le due nuove aperture a Montagnana (Padova) e a Rossano Veneto (Vicenza), lavoreremo per inaugurare, entro la fine di quest’anno, almeno altri due punti vendita ad alto contenimen­to energetico e basso impatto ambientale, oltre che ristruttur­are quelli più datati, con l’obiettivo di assumere nuovi collaborat­ori e migliorare la vita dei nostri clienti. Dall’inizio della pandemia - continua Canella - abbiamo inoltre deciso di fare la nostra parte per supportare il sistema sanitario, le famiglie bisognose e tutte quelle attività che animano la vita economica del nostro territorio e che rappresent­ano l’espression­e più vera della nostra gente».

Le scelte di rispetto ambientale negli spazi del gruppo alimentare, che si distinguon­o in negozi di quartiere e supermerca­ti, si riflettono in iniziative come la predisposi­zione della raccolta differenzi­ata per gli imballaggi e l’impiego di sacchetti per il pane ecocompati­bili, di cassette per i prodotti ortofrutti­coli riutilizza­bili e di carta certificat­a per cataloghi e volantini. Tutti i frigorifer­i sono dotati di porte per ridurre la dispersion­e termica e i punti vendita di nuova generazion­e o ristruttur­ati recuperano il calore dei banchi frigo per produrre acqua calda. Quasi 6 negozi su 10 sono dotati di illuminazi­one integrale a led e gli impianti fotovoltai­ci, installati su 21 punti vendita e sul nuovo centro logistico del gruppo, hanno erogato nel 2020 energia elettrica per circa 900 megawattor­a. In totale, le mancate emissioni di anidride carbonica grazie a tutto questo sono stimate in quasi 3.500 tonnellate. ( g.f.)

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Fondatore Francesco Canella

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