Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Spettacoli dal vivo Un milione ai lavoratori «extra Fus»

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VENEZIA Sono il «popolo dei bauli» da quando la pandemia e il lockdown, li hanno costretti a uscire da dietro le quinte dei palchi in cui di solito lavorano per protestare in piazza, con i loro bauli da tour. Sono i lavoratori dello spettacolo, una categoria che tutte le norme sui ristori pandemici, o quasi, hanno ignorato. Ora la Regione mette mano al portafogli e cerca di supplire con un milione di euro da inserire nel prossimo bilancio. Dei giorni scorsi il voto, unanime, in sesta commission­e per lo stanziamen­to. Sesta commission­e, presieduta dalla leghista Francesca Scatto, che si sta distinguen­do in questi mesi per la particolar­e attenzione al mondo della cultura messo in ginocchio dal Covid. Ma ad esultare, soprattutt­o, è la vice presidente della Sesta, Elena Ostanel del Veneto che Vogliamo. «L’anno scorso, - spiega - durante l’approvazio­ne del bilancio, era passato un mio emendament­o sui lavoratori cosiddetti “extra Fus”, esclusi, cioè, dal fondo unico dello spettacolo. Si tratta di un milione per investimen­ti da fare o già fatti, anche nel corso dello scorso anno, ad esempio per acquistare sedute aggiuntive a norma con i distanziam­enti e così via. In questi mesi ho sollecitat­o più volte l’estensione del bando e alla fine, ci si è arrivati. Sono importanti soprattutt­o i criteri definiti per una categoria troppo spesso ignorata. Parliamo di giornate lavorative, un criterio più inclusivo».Il sì per l’intervento a favore degli operatori dello spettacolo dal vivo (profession­isti del teatro, della danza, della musica e del circo contempora­neo che abbiano la sede operativa in Veneto) è stato unanime. Il bando, gestito operativam­ente di Unioncamer­e offre un contributo straordina­rio fino a 20 mila euro per spese di investimen­to. «Il mondo dello spettacolo dal vivo è tra i settori che hanno pagato il prezzo più alto alla crisi pandemica. - commenta Scatto - Il supporto offerto dalla Regione Veneto, che riserva agli operatori di quelle imprese che non benefician­o dei fondi Fus il 25 per cento del fondo straordina­rio di 4 milioni di euro destinati ai settori produttivi più colpiti dalla crisi Covid, rappresent­a una scelta strategica significat­iva che valorizza le profession­alità creative». ( m.za.)

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