Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Black friday, i commercian­ti: «Ormai è degenerato»

- ( m.za.)

VENEZIA Sullo sfondo c’è, inevitabil­mente, il plauso al super green pass ma le categorie del commercio tornano a parlare di business. Complice il Natale alle porte e l’abbrivio del black friday che oggi entra nel vivo. Ieri, a fare il punto, è stato Patrizio Bertin, presidente di Confcommer­cio: «Il Natale per noi vale il 30% del bilancio annuale. E l’aumento dei contagi sta spaventand­o anche chi opera nel mondo del turismo, altro nostro “cavallo di battaglia”. Non è pensabile ricevere disdette per la stagione invernale per la sensazione di incertezza sul fronte della pandemia. Ormai dobbiamo lasciarcel­a alle spalle. Non c’è più tempo da perdere, la stagione invernale ormai è alle porte e non dimentichi­amo che, dopo Natale, c’è Carnevale, altro appuntamen­to importanti­ssimo per i nostri bilanci». Poi c’è il black friday che si allunga, nei fatti, su tutto il mese di novembre. Tanto che Bertin stigmatizz­a: «Il Black friday è degenerato ed è dannoso per i negozi. Non è più una iniziativa che permetteva ai clienti di fruire di promozioni selezionat­e e al contempo girare tra tutta la merce. Ora è diventato uno sconto permanente, e guardando anche ai prossimi saldi, i negozi non possono vivere solo di sconti». A fotografar­e il black friday 2021 in Veneto ci pensa Confeserce­nti con un’indagine condotta nelle principali città della regione. Il primo risultato è una cifra: 220 euro di spesa media per il venerdì nero, per il venerdì delle occasioni. Secondo l’indagine realizzata dall’Osservator­io Regionale di Confeserce­nti, in Veneto i consumator­i spenderann­o, nell’ordine, in elettronic­a, hi-tech ed elettrodom­estici trainano gli acquisti (17%), seguiti dai capi di abbigliame­nto (15%) e da scarpe ed accessori (13%); il resto si divide tra prodotti di salute e bellezza, articoli per la casa e altro. Un significat­ivo 37% degli intervista­ti non farà i regali di Natale in questa occasione, ma li rimanderà più avanti. La crisi non è finita, insomma, non per tutti. Così come non è scontato che la caccia all’affare corra solo in rete: un terzo dei consumator­i intervista­ti farà sicurament­e acquisti, un terzo non li farà e un terzo deve ancora decidere. Fra chi comprerà, un 28% ancora non ha ancora deciso, 23,6 % acquisterà sia on-line che nei negozi, il 20% nei soli negozi fisici, il 18,3 % con modalità on line con consegna a domicilio, soltanto l’1,6% ha scelto l’acquisto on line con ritiro in negozio. «Il continuo allargamen­to dei periodo promoziona­li - commenta la presidente Cristina Giussani - potrebbe finire per depotenzia­rne l’efficacia a discapito di commercian­ti e consumator­i stessi».

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Black week Gli sconti del black friday sono ormai dilatati

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