Complicazioni dopo l’operazione al ginocchio Inchiesta del pm

VENEZIA Era entrato lo scorso 18 ottobre nel reparto di Ortopedia della casa di cura Rizzola di San Donà di Piave per un intervento al ginocchio, senza che ci fosse la minima preoccupazione sulla riuscita, dopo che tutti gli esami preparatori erano stati positivi. Esattamente un mese dopo, il 18 novembre, è morto nella stessa clinica, anche se per un certo periodo in mezzo era ritornato a casa. Ora, dopo un esposto da parte di una delle figlie, il pm di turno Giovanni Zorzi ha ritenuto di eseguire l’autopsia sul corpo di un 80enne friulano di San Giorgio di Nogaro, in provincia di Udine, per capire che cosa possa essere successo.

Per questo i famigliari si sono infatti rivolti a un legale, l’avvocato Mariolina Costantini di Gorizia. Secondo il racconto

"Il legale La figlia non accusa nessuno ma vuole solo che sia fatta chiarezza

dei famigliari, l’uomo aveva solo qualche classico «acciacco» legato all’età, come per esempio il diabete. Nei mesi scorsi aveva avuto qualche problema ai polmoni, che però era stato superato. L’operazione al ginocchio dunque non creava alcuna ansia e dopo l’intervento e qualche giorno di degenza, era tornato a casa. Lì però ci si è accorti che qualcosa non andava, in quanto la ferita faceva fatica a rimarginarsi, non si cicatrizzava. A un certo punto allora si è deciso di farlo ritornare in clinica, da dove non è più uscito vivo: giovedì scorso è infatti stato colpito da un arresto cardiaco che gli è stato fatale.

«La figlia non vuole accusare nessuno, ma solamente che sia fatta chiarezza», dice l’avvocato Costantini. Per questo il pm Zorzi ha affidato ieri pomeriggio l’incarico al medico legale Barbara Bonvicini, ma per ora non ha ritenuto di dover iscrivere nessuno sul registro degli indagati. Da parte della casa di cura Rizzola, per ora, nessun commento in attesa dell’esito degli esami disposti dall’autorità giudiziaria.