Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Con l’Inter sarà molto dura ma che bello questo Venezia»

In arrivo i campioni d’Italia e il doppio ex Michele Serena legge la partita: «Zanetti se la gioca sempre»

- Dimitri Canello

Michele Serena, VeneziaInt­er dopo quasi vent’anni. È la sua partita?

«Posso dire di essere riuscito a coronare il sogno che avevo sin da bambino. Tifo Inter, ho vestito la maglia nerazzurra. Più di così alla mia carriera non avrei potuto chiedere. Mi ritengo fortunato e, se non fosse stato per i tanti infortuni, avrei potuto lasciare di più il segno anche con la maglia nerazzurra».

Un ricordo su tutti. «Stagione 1999-2000, spareggio Inter-Parma al Bentegodi per andare in Champions. Doppietta di Baggio e gol di Zamorano, vinciamo 3-1. Un pomeriggio che non dimentiche­rò mai».

L’ultimo Venezia-Inter risale a 19 anni fa. Lei giocò mai contro il Venezia?

«Certo, l’ultima volta in A fu il 27 febbraio 2000. Giocavo con l’Inter, vincemmo 3-0, entrai al posto di Seedorf».

Come la mettiamo con il cuore e con la squadra della sua città?

«Chi mi conosce sa quanto amo Venezia e quanto ho cercato di dare e ho ricevuto dai colori arancioner­overdi. Tifo per una big ma non smarrisco mai l’amore per la squadra della mia città».

Passiamo al presente. Come può il Venezia provare a battere l’Inter?

«Se l’Inter gioca come ha fatto con lo Shakhtar, il Venezia avrà vita durissima. Stiamo parlando della squadra campione d’Italia, che secondo me gioca meglio oggi rispetto a un anno fa».

Dzeko al posto di Lukaku. Lei come la vede?

« Dzeko è un attaccante straordina­rio, io speravo arrivasse un anno fa. I fatti dicono che in Europa l’Inter è tornata a qualificar­si per gli ottavi dopo dieci anni. Vorrà pur dire qualcosa no?».

Vincerà lo scudetto?

«Se la giocherà fino in fondo. Ne sono più che convinto. Quest’ultima settimana può cambiare e far svoltare la stagione dell’Inter».

Passiamo al Venezia. Sette punti in tre partite fra Genoa, Roma e Bologna. L’avrebbe mai detto?

«Io penso che il Venezia possa diventare la rivelazion­e del campionato. Ha una società che sta lavorando benissimo e un allenatore come Paolo Zanetti che merita tutti gli elogi che sta ricevendo. Il Venezia mi piace perché prova sempre a giocare, anche quando ha di fronte avversari nettamente superiori. Lo ha fatto con la Fiorentina e con la Roma, ha messo in difficoltà il Milan. E subisce pochi gol per una squadra che lotta per non retroceder­e».

Chi o cosa le piace di più di questo Venezia?

«Mi piace tantissimo Johnsen, se parliamo dei singoli. Ha forza e velocità, riesce a dribblare nello stretto e ha una gran progressio­ne. Tra poco può essere pronto per una big. E poi Busio. Gioca con un’autorevole­zza eccezional­e e ha 19 anni».

La difesa è il punto di forza del Venezia?

«Caldara l’ho visto ai livelli di qualche anno fa, Ceccaroni sta crescendo tanto ed è diventato un difensore da serie A. E non dimentichi­amo Haps. Sa quello che fa e si vede. È un giocatore che può diventare importante».

L’attacco: si aspettava Henry, è esploso Okereke...

«Ma non darei per disperso Henry. Non è un centravant­i immobile, si vede che ha qualità, difende il pallone, a Empoli ha fatto un gol bellissimo e l’ho visto giocare bene con la Fiorentina. Emergerà col tempo. Okereke non è una sorpresa: ha tutto per emergere nel calcio che conta».

"Giocai contro il Venezia 19 anni fa, entrai al posto di Seedorf

Un gruppo solido e prende pochi gol, Busio e Jonhsen due talenti

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