Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Chioggia sogna la C dopo mezzo secolo Il sindaco: «Città carica, vado in curva»
Domani lo spareggio con l’Arzignano. Boscolo Bielo: era il mio obiettivo
CHIOGGIA C’è chi conta le ore e chi, al contrario, non vuole nemmeno sentirne parlare. «Questione di scaramanzia», dicono a denti stretti, perché anche solo il pensiero fa salire la tensione. A Chioggia l’aria è frizzante: domani pomeriggio la società di casa, l’Unione Clodiense, affronterà i vicentini dell’Arzignano Valchiampo in una partita che vale un intero campionato e un pezzo di storia. Il calcio che conta, quello dei professionisti che inizia ufficialmente con la Serie C, a Chioggia manca da quasi mezzo secolo, da quelle tre stagioni dell’Union Clodiasottomarina dopo la promozione avvenuta nel 1972/1973 con la squadra costruita dall’industriale veronese Teofilo Sanson, presidente dell’epoca, e dal direttore sportivo Franco Dal Cin.
Quei campionati molti a Chioggia li ricordano ancora volentieri. Ma adesso è un’altra storia. Adesso la possibilità di scrivere una pagina importante per il calcio cittadino è nelle mani di uno nato e cresciuto qui, con un cognome che dice «Chioggia» da solo: Ivano Boscolo Bielo. «Sarei il primo chioggiotto a portare la squadra in Serie C - afferma con orgoglio - Abbiamo una grande occasione, che ci siamo costruiti nel corso della stagione. In città c’è fermento, ma la squadra è tranquilla, pur sapendo il valore di questa partita». Sono passati 17 anni da quando Boscolo Bielo ha fatto il suo ingresso nella società: «Mi ero dato come obiettivo proprio di portare la squadra in Serie C». Manca un passo, il più importante ma anche complicato. L’Arzignano è in vetta al Girone C di Serie D con 72 punti – 21 vittorie, 9 pareggi e solo 3 sconfitte – uno in più dei padroni di casa. Ed è per questo che la partita di domani, con poi tre giornate da giocare, è un vero «spareggio promozione».
Gli spalti dell’«Aldo e Dino Ballarin», due chioggiotti eroi del calcio nazionale, sono sold-out da giorni. «Sento che la città è carica, c’è grande entusiasmo e io seguirò la partita allo stadio, forse in curva – commenta il sindaco Mauro Armelao – L’amministrazione è al fianco della società e della squadra: siamo pronti a sistemare la curva chiusa da tempo, ma poi anche ad affrontare tutti gli interventi che servirebbero ad adeguare la struttura alle regole della categoria superiore. Ma non solo. Stiamo lavorando per essere pronti a intercettare eventuali fondi del Pnrr per costruirne una nuova, all’altezza della storia della squadra e del legame della città con il calcio».
Il Comune ha anche emanato un’ordinanza che, recependo una nota del Commissariato di Chioggia, istituisce il divieto di transito veicolare nel tratto via Granatieri di Sardegna-via della StazioneCampo Marconi, a partire da via Turati a via Cavour. «Non vogliamo una città blindata, ma dobbiamo prendere le precauzioni del caso – chiarisce Armelao –. Speriamo sia una grande occasione di fare festa, ma con senso civico e rispetto per tutti».