Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Chioggia sogna la C dopo mezzo secolo Il sindaco: «Città carica, vado in curva»

Domani lo spareggio con l’Arzignano. Boscolo Bielo: era il mio obiettivo

- Andrea Rossi Tonon

CHIOGGIA C’è chi conta le ore e chi, al contrario, non vuole nemmeno sentirne parlare. «Questione di scaramanzi­a», dicono a denti stretti, perché anche solo il pensiero fa salire la tensione. A Chioggia l’aria è frizzante: domani pomeriggio la società di casa, l’Unione Clodiense, affronterà i vicentini dell’Arzignano Valchiampo in una partita che vale un intero campionato e un pezzo di storia. Il calcio che conta, quello dei profession­isti che inizia ufficialme­nte con la Serie C, a Chioggia manca da quasi mezzo secolo, da quelle tre stagioni dell’Union Clodiasott­omarina dopo la promozione avvenuta nel 1972/1973 con la squadra costruita dall’industrial­e veronese Teofilo Sanson, presidente dell’epoca, e dal direttore sportivo Franco Dal Cin.

Quei campionati molti a Chioggia li ricordano ancora volentieri. Ma adesso è un’altra storia. Adesso la possibilit­à di scrivere una pagina importante per il calcio cittadino è nelle mani di uno nato e cresciuto qui, con un cognome che dice «Chioggia» da solo: Ivano Boscolo Bielo. «Sarei il primo chioggiott­o a portare la squadra in Serie C - afferma con orgoglio - Abbiamo una grande occasione, che ci siamo costruiti nel corso della stagione. In città c’è fermento, ma la squadra è tranquilla, pur sapendo il valore di questa partita». Sono passati 17 anni da quando Boscolo Bielo ha fatto il suo ingresso nella società: «Mi ero dato come obiettivo proprio di portare la squadra in Serie C». Manca un passo, il più importante ma anche complicato. L’Arzignano è in vetta al Girone C di Serie D con 72 punti – 21 vittorie, 9 pareggi e solo 3 sconfitte – uno in più dei padroni di casa. Ed è per questo che la partita di domani, con poi tre giornate da giocare, è un vero «spareggio promozione».

Gli spalti dell’«Aldo e Dino Ballarin», due chioggiott­i eroi del calcio nazionale, sono sold-out da giorni. «Sento che la città è carica, c’è grande entusiasmo e io seguirò la partita allo stadio, forse in curva – commenta il sindaco Mauro Armelao – L’amministra­zione è al fianco della società e della squadra: siamo pronti a sistemare la curva chiusa da tempo, ma poi anche ad affrontare tutti gli interventi che servirebbe­ro ad adeguare la struttura alle regole della categoria superiore. Ma non solo. Stiamo lavorando per essere pronti a intercetta­re eventuali fondi del Pnrr per costruirne una nuova, all’altezza della storia della squadra e del legame della città con il calcio».

Il Comune ha anche emanato un’ordinanza che, recependo una nota del Commissari­ato di Chioggia, istituisce il divieto di transito veicolare nel tratto via Granatieri di Sardegna-via della StazioneCa­mpo Marconi, a partire da via Turati a via Cavour. «Non vogliamo una città blindata, ma dobbiamo prendere le precauzion­i del caso – chiarisce Armelao –. Speriamo sia una grande occasione di fare festa, ma con senso civico e rispetto per tutti».

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