Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Dolore al piede, muore in un mese: inchiesta

Esposto dei famigliari: problema sottovalut­ato. La procura dispone l’autopsia

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VENEZIA Si è presentato per la prima volta all’ospedale di San Donà lo scorso 3 aprile insieme al figlio, con cui si era temporanea­mente trasferito a Jesolo mentre erano in corso dei lavori di ristruttur­azione della sua casa a Oriago di Mira, dove risiedeva. Lamentava dolore, e in particolar­e un bruciore al piede destro, ma i medici l’avrebbero rimandato a casa sminuendo la situazione. C’era tornato il due giorni dopo e gli era stato fatto un eco-doppler, mentre il 7 aprile era stato sottoposto ad alcuni esami del sangue, come da indicazion­e del suo medico di base. Che cosa stesse succedendo l’ha capito però altri 4 giorni dopo, l’11 aprile, quando i medici dell’ospedale di Jesolo, a cui si era rivolto, l’avevano dirottato all’Angelo di Mestre per un consulto di un chirurgo vascolare, servizio non disponibil­e nella città del litorale. I medici mestrini avrebbero infatti diagnostic­ato una necrosi in corso, con uno stato di avanzament­o tale da dover ormai amputare la gamba.

A questo punto, però, vista anche la veneranda età del paziente, classe 1928, era stato detto di attendere, per valutare se fosse corretto procedere con l’intervento e correre dunque i rischi legati proprio a quei 93 anni. Nel frattempo era anche stata disposta una terapia antibiotic­a, che veniva somministr­ata all’uomo all’hospice del centro Nazareth di Zelarino, dove l’1 maggio è però deceduto. A questo punto i famigliari, sconvolti di aver perso il padre – per quanto anziano – in un mese, hanno deciso di rivolgersi all’avvocato Giorgio Caldera e di depositare un esposto «perché venga valutata la condotta degli operatori, del personale medico e di servizio, nonché di tutti i sanitari che lo ebbero in cura», rilevando se ci siano state «condotte omissive».

Il pm Giovanni Zorzi ha pertanto aperto un fascicolo, per omicidio colposo ma per ora contro ignoti, e proprio ieri mattina ha affidato l’autopsia al medico legale Guido Viel, che la effettuerà stamattina all’obitorio dell’ospedale mestrino. I famigliari, che chiedono chiarezza, hanno invece nominato il dottor Gianni Barbuti. (a. zo.)

Vari accessi L’uomo era stato visitato 3 volte a San Donà e una a Jesolo. Poi Mestre

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L’ospedale di San Donà di Piave, dove si era recato per tre volte
La richiesta L’ospedale di San Donà di Piave, dove si era recato per tre volte

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