Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Usl 4, sospeso il prete no vax E la diocesi cerca il sostituto

- Matteo Riberto

Non si è vaccinato don Eros Pellizzari, il cappellano dell’ospedale di San Donà, e l’Usl 4 l’ha quindi sospeso. La chiesa, al momento, è dunque senza cappellano e la diocesi di Treviso si sarebbe però già mobilitata per trovare in tempi brevi un sostituto. Il parroco è infatti formalment­e un dipendente dell’azienda sanitaria e come tutti gli altri colleghi è sottoposto all’obbligo vaccinale.

Al momento l’Usl del Veneto Orientale sta mantenendo il massimo riserbo e lo stesso direttore generale Mauro Filippi non ha voluto commentare la vicenda, che sta facendo scalpore in tutto il litorale. Don Pellizzari è infatti molto conosciuto, ma soprattutt­o è stato in prima linea anche nei mesi più duri della pandemia. Non solo celebrando le messe nella cappella del nosocomio, ma restando sempre a fianco dei malati. Bardato come tutti i sanitari, anche nel periodo del lockdown ha continuato a visitare i ricoverati, a confessarl­i, a portare loro i messaggi dei familiari che non potevano entrare nella struttura e a somministr­a-re, in molti casi, l’estrema unzione. Il tutto sfidando un virus di cui, inizialmen­te, non si sapeva quasi nulla.

La sua attività non si è limitata solo all’ospedale di San Donà, perché don Pellizzari era attivo anche nel nosocomio di Jesolo: il Covid hospital di riferiment­o del Veneto Orientale che a lungo ha ospitato quasi tutti i malati del litorale. Ha quindi visto da vicini gli effetti devastanti del virus. Ma ha comunque deciso di non vaccinarsi. Alla base della scelta non ci sarebbe una forte ideologia no vax, ma il timore che alcuni problemi di salute potrebbero essere aggravati dall’inoculazio­ne. Don Pellizzari non avrebbe però presentato alcun certificat­o medico che giustifich­i l’esenzione. E così l’Usl 4 l’ha sospeso, come la trentina di sanitari dell’azienda che non hanno adempiuto all’obbligo vaccinale.

Nato a Fortitude Valley in Australia il 12 febbraio del 1962, ma trevigiano doc, don Pellizzari è stato ordinato prete il 19 maggio 1990. Uomo colto, è un parroco che ama stare tra la gente e che non ha timore di dire la sua e di scuotere le coscienze. Come nel 2009 quando era in servizio a Campigo (Treviso) e decise di fare 72 ore di sciopero della fame per la scarsa presenza dei giovani a messa. Dopo la lunga esperienza trevigiana, una decina di anni fa Pellizzari era stato chiamato dall’allora direttore generale dell’Usl 4 Carlo Bramezza che l’aveva voluto al suo fianco nell’ospedale sandonates­e.

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