Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Actv, tornano i ticket turistici resta il buco dei pendolari «Da sabato le corse estive»
Gara sui rinforzi, esclusa Alilaguna. Casinò: si tratta sul contratto
VENEZIA Casinò, i dipendenti bussano alla porta del Comune. Il contratto integrativo è scaduto, i giocatori stanno iniziando a tornare: è tempo di riaprire il confronto. Il clima con i sindacati è sereno, «nessuna tensione», conferma l’assessore a Società e bilancio Michele Zuin all’uscita, ieri, dal primo incontro con i rappresentanti dei lavoratori della casa da gioco. Al contrario di quanto accade in casa Avm/Actv, dove le polemiche sono all’ordine del giorno. Con attacchi dalle sigle sindacali e dalla minoranza di Ca’ Farsetti, che ogni fine settimana (con Venezia tornata ad essere presa d’assalto dai turisti) salgono sulle barricate contro «un trasporto pubblico inadeguato» di fronte a code ai pontili e residenti in difficoltà a salire a bordo dei vaporetti. Ieri, Zuin e Giovanni Seno, direttore generale di Actv, si sono confrontati con il sindaco Luigi Brugnaro, non però su linee, servizi e corse ma sull’affidamento in house del trasporto pubblico da chiudere per fine giugno. «Siamo in dirittura d’arrivo», anticipa l’assessore che, a chi polemizza, snocciola i dati dei biglietti e degli abbonamenti venduti da inizio anno, a conferma che la strada per l’uscita dalla crisi è ancora in salita.
«Nel mese di aprile c’è stata una ripresa nella vendita dei biglietti turistici — spiega — siamo al meno 3 per cento rispetto al 2019». All’appello mancano ancora abbonamenti (meno 24 per cento) e titoli di viaggio non turistici (meno 12 per cento): «C’è ancora molto smart working e sono cambiate le abitudini per timore dei contagi», aggiunge. Andando a ritroso, tra gennaio e febbraio i ticket turistici erano a meno 36 per cento, a marzo il 31. Sommando
tutti i titoli di viaggio, nei primi quattro mesi del 2022, Actv si attesta a un meno 22 per cento rispetto al 2019. «Ciò nonostante da sabato entreranno in funzione orari estivi praticamente uguali al 2019», sottolinea Zuin. Mancherà la linea 2 prolungata al Lido, ma sarà un piano che tiene conto delle linee più congestionate e in sofferenza.
Intanto ieri è stato pubblicato l’esito della gara per l’affidamento esterno delle corse di rinforzo di Actv cui hanno partecipato Alilaguna, Venice by boat e Veneziana motoscafi granturismo. La scelta è caduta sul ribasso d’asta maggiore e Alilaguna è stata esclusa. Venice by boat gestirà i «bis» delle linee 9 (Burano–Torcello), 15 (Pietà-Punta Sabbioni), 1 (solo tra San Zaccaria e Lido), 5.1 e 5.2 (Sant’Alvise-Lido); Veneziana motoscafi quelli della 12 (Fondamente Nove-Burano). Primo ad accorgersene Marco Gasparinetti (Terra e acqua): «Un anno fa ci fu un affidamento diretto a una spa, quest’anno c’è stata la gara e la stessa spa (Alilaguna, non citata dopo la querela ai suoi danni, ndr) è stata esclusa: una piccola rivoluzione liberale per il trasporto lagunare», commenta sui social. Conti alla mano, su un appalto da 769.560 euro, Actv ottiene un ribasso di 77.723 euro: «Si potrebbero usare per i collegamenti notturni con l’ospedale», propone qualcuno in calce al post.
Nonostante un utile da 204 mila euro nel 2021, non ha molto di che brindare nemmeno il Casinò. «Non bisogna dimenticare che il Comune ha rinunciato al 5 per cento di compensi, scendendo così al 20 — sottolinea l’assessore — Si tratta di 2,8 milioni di euro lasciati alla società». Ai sindacati, ieri, Zuin lo ha ribadito. Le loro richieste non sono state di ripartire da zero per redigere un nuovo contratto integrativo, bensì di adeguarlo all’inflazione per l’aumento del costo della vita, di aumentare i buoni pasto ancora a 5,16 euro e di aprire un confronto sullo smart working visto che molti amministrativi stanno lavorando da casa. Il Comune non ha detto no: «Dobbiamo fare un po’ di conti, il tema è che ogni azione non può intaccare l’equilibrio del Casinò — conclude — questi primi quattro mesi non sono andati male ma non sappiamo come sarà il resto dell’anno».