Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Musei, la sfida del contempora­neo. Si pensa al post-Belli

La rassegna tra Kiefer al Ducale e Kandinskij al Candiani. Gribaudi: al lavoro con il cda su una rosa di nomi

- Mo. Zi.

VENEZIA Kiefer a Palazzo Ducale, Afro a Ca’ Pesaro, Huong Dodinh al Museo Correr, EsSenze a Palazzo Mocenigo e prossimame­nte anche la mostra di Vasilij Kandinskij al centro culturale Candiani di Mestre. Sarà l’ultima curata dalla direttrice Gabriella Belli questa quinta edizione di Muve Contempora­neo, rassegna di esposizion­i dedicate ad artisti del XX e XXI secolo che la Fondazione Musei Civici attiva in concomitan­za con la Biennale arte, in modo da far dialogare le collezioni del passato con le opere che animano i Giardini e la città. A questa edizione la presidente della commission­e consiliare Cultura Giorgia Pea ha dedicato un focus con la presidente del cda di Fondazione Maria Cristina Gribaudi, l’assessore Paola Mar e la direttrice Belli, che, più che un’audizione, ha tenuto una lectio magistrali­s.

E siccome tra breve andrà in pensione, è scattato non solo l’effetto rimpianto ma anche il richiamo a pensare in tempi rapidi al dopo-Belli. «Purtroppo se ne andrà e dovremmo pensare a chi prenderà il testimone», esorta il capogruppo Pd in consiglio comunale Giuseppe Saccà. La discussion­e è già sul tavolo, assicura Gribaudi: «Mi sto confrontan­do col il sindaco e il cda ci sta lavorando». Girano alcuni nomi, una definizion­e più circoscrit­ta della rosa sarà fatta a giorni e se ne parlerà proprio nel consiglio d’amministra­zione.

Lo spirito di Muve Contempora­neo (mostre inedite, artisti nuovi, opere che aprono una nuova prospettiv­a sui palazzi storici e le collezioni del passato) ha osato come non mai con l’allestimen­to sitespecif­ic di Kiefer al Ducale: «Una riflession­e sulla guerra, ma anche la Battaglia di Lepanto che è sotto, coperta, rappresent­a una violenta carneficin­a. Sono le coscienze dei morti che continuano a trasudare dalla storia», spiega Belli. Che consiglia ai collezioni­sti in erba di tenere d’occhio «Artefici del nostro tempo» a Forte Marghera, quarta edizione del concorso per giovani artisti dal linguaggio fresco che sa di street-art e videoinsta­llazioni. Al Candiani è attesa la mostra su Kandinsky e le avanguardi­e. Potenzialm­ente di richiamo, eppure lì l’attività espositiva stenta ad attrarre: «Il Candiani per noi è una Ca’ Pesaro 2. Non è facile, ma perseveria­mo».

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Sala dello Scrutinio L’artista Anselm Kiefer con le sue opere al Ducale (Vision)

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