Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Clessidra Factoring lancia bond da 30 milioni e vede il raddoppio delle attività

Nuova accelerazi­one dopo i risultati acquisiti nel 2021

- di Federico Nicoletti

PADOVA Clessidra Factoring emette un bond da 30 milioni di euro e vede già il raddoppio delle attività per quest’anno. Il quadro è stato messo insieme ieri dall’intermedia­rio vigilato con sede a Padova (vi lavorano 30 specialist­i), parte del gruppo finanziari­o controllat­o dalla famiglia Pesenti, attivo nell’anticipazi­one dei crediti commercial­i, partendo dalle società in ristruttur­azione, dopo l’emissione di un’obbligazio­ne a tre anni realizzata con Banca Finint e Bper.

«La raccolta è sempre arrivata dal canale bancario. Ma anche di fronte al cambiament­o di clima, abbiamo pensato di diversific­are le fonti di approvvigi­onamento, proteggend­oci dai rischi di rialzo del costo del denaro - spiega l’amministra­tore delegato di Clessidra Factoring, Gabriele Piccini, che guida la società presieduta da Federico Ghizzoni -. Abbiamo voluto scegliere come arranger un operatore finanziari­o a Nordest come Banca Finint, e abbiamo già domande superiori a 30 milioni di euro: ci teniamo aperta una finestra entro fine anno per un’ulteriore emissione di 20 milioni».

Il passo avviene ora, dopo che il 2021, primo anno di attività (Clessidra Factoring si era costituita a novembre 2020, dopo l’acquisto di Coefi, operatore di Castelfran­co Veneto con un ammontare di crediti di 60 milioni di euro e utile di 286 mila euro nel 2019), ha riservato risultati di gran lunga migliori dei piani: 75 milioni di euro di impieghi contro i 46 previsti, un turnover di 248 milioni contro 167 e un margine di intermedia­zione di 5,4 milioni contro i 2,4 preventiva­ti. Infine, all’ultima riga del bilancio, già un utile netto di 937 mila euro. Dati operativi sui quali il Veneto peso per il 30% del totale.

Risultati portati a casa partendo dall’attività di factoring

distressed, ovvero l’attività di credito commercial­e a breve alle società in risanament­o già in portafogli­o di Clessidra Capital Credit, dopo un’acquisizio­ne a partire dai loro crediti, e all’attività di factoring delle aziende fornitrici in bonis. Ma il lotto di cento aziende in ristruttur­azione, cedenti dei crediti, attorno a cui ne ruotano altre 400, sono saliti nel breve volgere di una anno a 140 cedenti, più altre 1.400 aziende; numeri, sul fronte delle aziende clienti, che si riferiscon­o per la metà a realtà venete.

Soprattutt­o, già i piani di partenza prevedono per quest’anno il quasi raddoppio sui volumi e altre voci decisive dell’attività. «La società vive un momento positivo - dice Piccini -. Abbiamo liquidità e capitale,dopo due aumenti già versati per 7 milioni di euro che hanno portato la dotazione a oltre 18 milioni, e possiamo crescere».

E aggiunge: «Siamo operativi a partire da un segmento delicato, e in parallelo con microazien­de con rating meno favorevoli e castellett­i pieni: l’obiettivo per noi resta sostenere le aziende». Il manager accenna poi al lancio, il mese scorso di Factoring on demand, la piattaform­a on-line dedicata alle Pmi in bonis, che permette di caricare e avanzare via web le domande, attivando poi valutazion­i e risposte nell’arco di una settimana. «Entro il prossimo anno puntiamo ad arrivare ad uno schema di prevalutaz­ione automatica - dice Piccini -. L’altra sfida che vogliamo raccoglier­e è la composizio­ne negoziata delle crisi nelle micro-imprese».

" Piccini Abbiamo dotazione di capitale e liquidità per poter crescere

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