Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Sitran-Brugnaro sfida e offese l’avvocato paga 18 mila euro di spese legali
Aveva citato in giudizio civile il sindaco Luigi Brugnaro per aver definito «sfigati» i promotori del quinto referendum di separazione, l’avvocato Marco Sitran dovrà pagare 18 mila euro di spese legali. Aveva chiesto 260 mila dollari di risarcimento ritenendo che il sindaco avesse minato la partecipazione alla consultazione invitando all’astensione e non concedendo spazi pubblici per i dibattiti; tra gli episodi, citava le multe date a chi espose alle finestre drappi per il «Sì» e l’attivismo social per il «No» di alcuni assessori. Il legale del sindaco Gianluca Sicchiero, aveva presentato domanda riconvenzionale chiedendo 100 mila euro di danni a Sitran e Gian Angelo Bellati per post su Fb ritenuti irridenti contro Brugnaro. Il giudice Carlo
Azzolini aveva invitato le parti a mettersi d’accordo e fare pari e patta con le richieste di risarcimento, considerando i rispettivi strali segno «dell’imbarbarimento del costume politico». Sitran non aveva accettato e nell’udienza di giovedì ha chiesto al giudice di astenersi dal sentenziare e da free-vax ha contestato l’atteggiamento «filogovernativo» del magistrato, che in tempi di pandemia teneva corsi sulla legislazione emergenziale. I legali del sindaco avevano invece rinunciato alla domanda riconverzionale. E così il conto per le spese legali è andato su Sitran. «Valuteremo cosa fare: una nuova azione civile sul boicottaggio del referendum, non preso in considerazione; un esposto al Csm o un’azione civile nei confronti dello Stato per la conduzione del processo civile». Resta i la causa penale di Sitran contro il sindaco per i presunti reati di danno ai diritti politici del cittadino e abuso d’ufficio e la causa contro il quorum. (mo. zi.)