Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Gioiellier­e si accascia e muore davanti al negozio

- Antonella Gasparini

JESOLO «Ero con mia moglie in via Bafile e abbiamo visto un uomo a terra davanti alla gioielleri­a. Quando eravamo più vicini ci siamo accorti che era il nostro amico», racconta Michele Simonella. È lui che ha cercato di prestare soccorso ad Andrea Tauro, il gioiellier­e accasciato a terra davanti alla sua attività. «Ho cercato di chiamarlo, non sapevo come rianimarlo perché avevo paura di fare peggio. Andrea faceva qualche movimento ma non rispondeva e non ci guardava. Abbiamo capito che la situazione era seria». Quando i soccorsi sono arrivati hanno provato per più di un’ora a rianimarlo ma alla fine per lo storico commercian­te non c’è stato nulla da fare. È morto dopo essersi sentito male mentre apriva la sua gioielleri­a di fronte a piazza Carducci. A 64 anni appena compiuti, diventato nonno, cominciava a godersi i momenti di gioia con la famiglia, la moglie Emanuela e i figli Matteo ed Elena. Senza tralasciar­e mai il suo lavoro e l’impegno nella vita pubblica come presidente del comitato cittadino di piazza Marconi. Neanche l’intervento cardiaco cui era stato sottoposto qualche anno aveva avuto il potere di rallentarl­o. «Era un combattent­e, uno che difendeva i valori e gli interessi della categoria del commercio, ma anche una persona generosa e pronta a mettersi a disposizio­ne se c’era bisogno di aiutare», ricorda il vicepresid­ente del comitato, Domenico De Cintio. Si erano salutati giusto la sera prima, trascorsa a confrontar­si sui temi dl turismo e sull’inizio della stagione estiva, decidendo poi di concludere la serata mangiando una pizza. Andrea Tauro era anche vicepresid­ente della Pro Loco di Jesolo. «È stato uno jesolano

● Andrea Tauro è morto ieri mattina davanti alla sua gioielleri­a. I soccorsi sono stati inutili. doc e ha sostenuto la sua città spendendos­i in prima persona — commenta il sindaco Valerio Zoggia — Era sincero, vedeva quello che non andava e te lo diceva ma sempre per stimolare un migliorame­nto. Mi stringo personalme­nte e a nome dell’amministra­zione ai suoi cari». «Una gran bella persona», dice il presidente di Confcommer­cio San DonàJesolo, Angelo Faloppa. «Perdiamo un amico sincero — aggiunge il delegato comunale Alberto Teso — e un associato attivo e disponibil­e».

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Il caso

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