Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Arriva la Juve U23, Oddo tiene alta la tensione

Padova a un passo dalla semifinale. Il tecnico: «Giocare come se non fossimo in vantaggio»

- D. C.

La parola d’ordine è prudenza. Sono in molti a pensare già alla semifinale e cioè allo step successivo dei playoff promozione, ma c’è un precedente che deve indurre alla massima prudenza nel giorno di Padova-Juventus Under 23.

Lo scorso anno si vinse 3-1 a Meda contro il Renate proprio ai quarti di finale e al ritorno si rischiò seriamente l’eliminazio­ne dopo essere andati sotto per 3-0. A riportare a galla una squadra in apnea e a un passo dall’affogament­o, il capitano Ronaldo, che tornerà oggi fra i convocati, ma che non ha in canna una presenza da titolare. Quasi certamente non vedrà il campo, se non in caso di strettissi­ma necessità. Un monito da tenere in consideraz­ione questa sera alle 20.30, quando all’Euganeo sarà di scena la Juventus Under 23 per il ritorno dei quarti di finale degli spareggi che mettono in palio l’ultimo posto disponibil­e nella Serie B 2022-2023.

La seconda squadra della Vecchia Signora, già battuta all’andata, è ancora desiderosa di ribaltare un verdetto nettamente orientato in direzione Padova: «La partita è apertissim­a – conferma Massimo Oddo alla vigilia, dimostrand­o di aver capito la psicologia della squadra - conosciamo il calcio ed è come se rigiocassi­mo di nuovo da zero. Gradirei vedere meno contropied­e e ripartenze, più qualità, ma dobbiamo vedere anche le cose positive. E io credo che questo Padova di cose buone ne abbia fatte parecchie».

Il vantaggio è di un gol, per passare il turno sarà sufficient­e perdere con un gol di scarto, ma il precedente col Renate è lì dietro l’angolo, a segnalare una spia d’allarme che sarà bene non trascurare se si vogliono evitare brutte sorprese: «Con me gioca sempre chi è al 100% - prosegue Oddo - li conosco bene i miei polli. È un gioco, si deve correre e la qualità della rosa è alta, per cui mi fido di chi andrà in campo. Essere in categorie importanti è un premio che riguarda tutto il tessuto sociale, siamo in lotta per il nostro obiettivo ed è normale che ci i aspetti un appoggio un po’ di tutti. Non bisogna gestire un risultato, ma i diversi momenti della gara. Dobbiamo pensare a portare a termine una partita, se fai gol sarai più vicino all’obiettivo. Vorrei un po’ più di coraggio nel concludere, vorrei che si tirasse anche da lontano». Quindi la chiusura, con un sussulto d’orgoglio: «Le avversarie? Pensiamo solo a noi. Sono le altre che devono temerci».

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