Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Illusioni e prospettiva Lo scalone del Codussi
Venetian Heritage, restauri a San Giovanni Evangelista
Dai 650 agli 850 chili l’uno. Per la movimentazione dei gradini in pietra d’Istria delle rampe è stata creata un’impalcatura ad hoc dato l’ingente peso dei blocchi. Ed eccoli ora riposizionati nello Scalone monumentale «dell’illusione» progettato da Mauro Codussi nel 1498 come nobile accesso alla Sala Capitolare della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia. Un capolavoro architettonico ritrovato dopo un restauro lungo tre anni costato oltre 700mila euro, totalmente finanziato da Venetian Heritage in collaborazione con The Gritti Palace e Mr. Roger Thomas. Gli interventi hanno ripristinato gli equilibri cromatici tra gli elementi architettonici in pietra d’Istria e gli intonaci in marmorino: «Prima - ha spiegato ieri il direttore dell’organizzazione non profit Toto Bergamo Rossi durante la restituzione dell’opera alla città (col Guardian Grando della Scuola Franco Bosello e la presidente di Venetian Heritage Valentina Marini Clarelli Nasi) - erano falsati: la pietra era sporca e scura e gli intonaci erano ridipinti di bianco. Ora il tutto è
di nuovo armonioso». Il solenne e spettacolare scalone è un gioiello frutto dell’ingegno del «Moro murer» nello sfruttare il poco spazio consentitogli dalla prossimità col rio.
L’espediente per dare ariosità e prestigio a quelle due rampe che dovevano portare al salone principale della Scuola fu quello di allargare le pareti interne delle scale verso l’alto. I gradini alla sommità sono infatti circa 70 centimetri più larghi che alla base. A dare forza alla percezione deformata vi sono poi i due vani coperti da cupolette cieche alla partenza delle rampe, le finestre laterali a scandire l’ascesa e sulla sommità l’elegante cupola cieca che poggia su un tamburo decorato, aprendo quattro grandi arcate ornate, una delle quali a coronamento della grande bifora. Il tutto esaltato dalla nuova illuminazione a led. «Un restauro marca Bergamo Rossi - non solo estetico. Abbiamo scoperto facendo accertamenti statici che dalle grondaie le acque meteoritiche erodevano le fondazioni».
Col restauro, eseguito dalla Uni.S.Ve, sono state consolidate le fondamenta del muro esterno dello Scalone e inseriti tiranti tra le due pareti al di sotto delle volte che sorreggono le gradinate. Anche il pavimento in marmo bianco e rosso di Cattaro del pianerottolo centrale è stato rimosso e poi ricollocato - per consolidare le volte sottostanti in mattoni gravemente fessurate. Poi, ogni restauro riserva sorprese. Al centro della bifora Codussi ha inserito una colonna in marmo lumachello, un materiale molto raro: è emerso che la colonna è il più grande blocco marmoreo di «Lumachella nera del Tasso» esistente al mondo.