Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Reyer, dentro o fuori con Tortona De Raffaele: «Battiamo le paure»

- Matteo Valente

«Win or go home». In tempi di playoff è la frase con cui le squadre devono fare i conti a un certo punto della loro avventura. Vincere, per restare vivi, o far calare il sipario sulla propria stagione.

Un bivio a cui è arrivata anche l’Umana Reyer che questa sera (palla a due fissata alle ore 21 per esigenze televisive) torna di scena al Taliercio nel quarto atto della serie playoff contro la Bertram Tortona. Come spesso accade nella post season, gli scenari mutano nel giro di poche ore: e così quello che a inizio settimana sembrava poter essere una serie nelle mani orogranata, si è trasformat­a in 96 ore in una partita d’appello per Bramos e compagni.Tortona, dopo aver sorpreso tutti in regular season infatti si è presa due vittorie di fila con pieno merito, andandosi anche a riconquist­are quel fattore campo che Venezia era stata tanto

"brava a soffiarle in gara1. Ma questi sono i playoff: una lotteria in una centrifuga di emozioni dove anche giocatori d’esperienza e talento possono sbagliare la partita.

«La serie è sul 2-1, riconoscia­mo i meriti di Tortona che in gara3 è stata avanti per tutta la partita – sottolinea Walter De Raffaele - Dobbiamo trovare degli aggiustame­nti, abbiamo un’altra possibilit­à e sicurament­e dobbiamo cambiare qualcosa. Dovremo avere un’altra attitudine nei momenti in cui non facciamo canestri, per portare a casa una partita fondamenta­le per poi giocarci il tutto per tutto in gara 5 a casa loro».

Servirà una Reyer ben diversa da quella vista in gara3, dove per motivi ancora tutti da capire, la squadra si è vista quasi intimorita, specialmen­te in attacco, come confermano i 63 punti segnati: «Da parte nostra c’è stato un impatto troppo timoroso specialmen­te dal punto di vista offensivo e sinceramen­te non me lo spiego. Difensivam­ente non è andata male, abbiamo chiuso la gara a 70 punti, di cui 30 all’intervallo – continua il tecnico della Reyer - Eravamo timorosi nel prendere conclusion­i e nel non attaccare il canestro. Abbiamo sbagliato troppo, anche tiri completame­nte aperti per non parlare dei tiri liberi».

Il bello dei playoff è che non lascia tempo per rimuginare troppo sul latte versato e al tempo stesso non lascia scampo a chi ora si ritrova, come la Reyer, completame­nte spalle al muro: serve una vittoria stasera per impattare la serie e portare l’ultima decisione di nuovo in Piemonte per una gara5 che potrebbe essere il giusto epilogo di una serie equilibrat­a: “Non c’è il tempo per piangersi addosso, ma possiamo sistemare delle cose, partendo dal recuperare anche mentalment­e dei giocatori che purtroppo si lasciano cadere in una sfiducia ingiustifi­cata – sottolinea De Raffaele - In gara3 mon abbiamo trovato una folata offensiva a livello di continuità, abbiamo rinunciato a dei tiri in maniera inspiegabi­le vista l’esperienza dei giocatori in campo C’è un giorno per ricaricarc­i e reagire, ci serve una reazione emotiva». Una spinta importante potrebbe arrivare dal pubblico orogranata, che rischia di vedere per l’ultima volta i propri beniamini in campo in questa stagione: «Speriamo di riuscire a trascinare il pubblico per vincere questa partita e poi andare a giocare una gara decisiva a Tortona dove abbiamo già vinto in gara1 e abbiamo i mezzi per poterci ripetere».

L’analisi

In gara 3 neanche una folata offensiva, dobbiamo trovare un’altra attitudine nei movimenti per poterci andare a giocare la bella da loro

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