Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

I fratelli Doris e i campioni per ricordare Ennio

- Dimitri Canello

I «big» del ciclismo insieme a Massimo Doris in piazza a Tombolo

TOMBOLO (PADOVA) Piazza San Pio X è piena, il clima è quello di festa di chi vuole ricordare un gigante come Ennio Doris. Scomparso il 24 novembre scorso, il fondatore di Banca Mediolanum ha lasciato dietro di sé un’eredità importante non soltanto nel mondo finanziari­o, ma anche in quello dello sport: «Era un grande appassiona­to di ciclismo — spiega il figlio Massimo — tante volte hanno cercato di fargli comprare una società di calcio, ma il massimo che abbiamo fatto è stata la sponsorizz­azione del Milan. Oggi, invece, ricorre il ventennale della sponsorizz­azione di Mediolanum del Gran Premio della Montagna e mio padre sarebbe a fare il tifo con noi». Il ritrovo nel cuore di Tombolo, con la cittadinan­za che stringe in un abbraccio ideale la famiglia Doris, è quasi commovente. «È una festa — chiosa l’ad di Mediolanum — l’ultima volta che siamo stati qui è stato per il suo funerale. Oggi è un tuffo al cuore, abbiamo avuto una testimonia­nza incredibil­e». Sara Doris, l’altra figlia di Ennio, è visibilmen­te commossa: «Papà era una persona straordina­ria — racconta la vicepresid­ente di Mediolanum — ha lasciato il segno anche in chi l’ha incontrato per cinque minuti. Il ciclismo è stata una passione che lo riempiva di gioia e di energia, diceva sempre che è una grande metafora della vita, ammirava la fatica e lo sforzo dei ciclisti, oltre alla preparazio­ne fisica e mentale». Man mano che passano i minuti sfilano tutti in maglia azzurra i testimonia­l di Banca Mediolanum, volti noti e apprezzati dagli appassiona­ti, da Francesco Moser ad Alessandro Ballan, da Paolo Bettini a Maurizio Fondriest e Gianni Motta. E via a pedalare per un tratto fuori dal percorso del Giro d’Italia di circa 40 chilometri, dal centro di Tombolo fino a Spresiano nel Trevigiano, con l’ingresso sul circuito di tappa fino al traguardo di Treviso avvenuto attorno alle 14.30: «Ennio Doris — racconta Ballan — aveva una passione che andava oltre il 1978 per il ciclismo. Era capace di ricordare i cinque corridori in fuga e l’ordine di arrivo di ogni tappa. La famiglia merita questa giornata di ricordo e di festa».

 ?? ?? L’evento
L’evento

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy